Tra i tanti misteri presenti in Germania ce n’è uno in particolare che interessava i cinghiali a cui i biologi non riuscivano a dare una risposta. Quest’ultimi risultavano radioattivi, e se da un lato la cosa non sorprendeva per niente, i pochi cambiamenti dell’evento dicono altro. Di fatto a causa dell’incidente di Chernobyl, la fauna dell’est del paese è sempre risultata radioattiva, ma con il passare degli anni i livelli sono scesi, ma non per tutti.
Quest’altri stavano mantenendo livelli alti di radiazioni da quasi quarant’anni, una mistero abbastanza famoso noto come paradosso del cinghiale. Finalmente sono riusciti ad ottenere una risposta e centrano le armi nucleari. Apparentemente i test condotti ancora prima dell’incidente della centrale nucleare hanno causato finora nella fauna un mantenimento degli alti livelli.
I cinghiali radioattivi della Germania
Le parole dei ricercatori: “Il nostro lavoro rivela informazioni più approfondite sulla famigerata contaminazione da radiocesio nei cinghiali bavaresi che vanno oltre la semplice quantificazione totale dei radionuclidi. Tutti i campioni mostrano segni di miscelazione. Le ricadute delle armi nucleari e Chernobyl]si sono mescolate nel suolo bavarese, i cui massimi di rilascio erano a circa 20-30 anni di distanza. Questo studio dimostra che le decisioni strategiche di condurre test nucleari atmosferici 60-80 anni fa hanno ancora oggi un impatto sugli ambienti naturali remoti, sulla fauna selvatica e su una fonte di cibo umano.”
La contaminazione dovuta a Chernobyl ha prodotto cesio-137 il cui dimezzamento è di appena 30 anni, ma gli esperimenti nucleari hanno prodotto invece il cesio-135 il cui dimezzato è invece di 2 milioni di anni. Quest’ultimo è stato trovato in 11 regioni della baviera e il motivo per cui i cinghiali stanno risultano più suscettibili a questi isotopi è dovuto alla dieta, soprattutto di tartufi che tendendo ad assorbire le radiazioni.