L‘Organizzazione Mondiale della Sanità, organo sovranazionale che in molti stanno guardando come punto di riferimento durante questa pandemia da coronavirus, sta allo stesso tempo venendo accusato di non aver agito nel migliore dei modi. Anche diversi governi hanno criticato l’operato dell’OMS, e tra i più influenti troviamo il Giappone e gli Stati Uniti.
Il vice ministro giapponese Taro Aro aveva attaccato diversi giorni fa l’OMS suggerendo di far cambiare il nome in Organizzazione Cinese della Sanità a causa della cattiva gestione durante lo scoppio dell’epidemia. Degli errori che sono stati visti da molti come un tentativo di aiutare proprio la Cina piuttosto che dei meri errori di valutazione.
Adesso, anche gli Stati Uniti hanno apertamente attaccato l’OMS minacciando di smettere di contribuire con i fondi. Per esempio, per i prossimi due dovrebbe avvenire un pagamento di poco più di 115 milioni di dollari.
La gestione del coronavirus
La stessa minaccia di non finanziare più l’ente è stata accompagnata da un’accusa molto simile di quella mossa al vice ministro giapponese. L’organizzazione sembra molto centrata sulla Cina. In generale, si ritiene che le informazioni sbagliate rilasciate in anticipo, come il fatto che non c’era pericolo di una trasmissione da persona a persona, abbiano favorito l’attuale emergenza.
Detto questo, c’è anche da sottolineare come molti governi si siano mossi in ritardo, allo stesso tempo a causa dei dati poco chiari arrivati dalla Cina. Gli Stati Uniti sono proprio il paese che sembrano aver più di tutti ignorato i segnali da allarme era ora si ritrovano con quasi il triplo dei casi dell’Italia.