Dalla Cina ormai arrivano sempre le solite notizie. Se fino a poche settimane fa erano solo quelle in merito a un costante aumento di casi di persone infettate dal coronavirus al giorno, adesso è il contrario. Nella provincia di Hubei, quella dove c’è la città di Wuhan, l’epicentro di tutto, si sono registrati solo 20 contagi nella giornata di ieri.
L’epidemia sembra essere finita guardando questi numeri, non del tutto, ma il pericolo è ormai scampato. Questo è quello che trapela dalle immagini che girano di un ospedale proprio di Wuhan che ha rilasciato da poco l’ultimo paziente, dimesso perché ormai è guarito. In sostanza, dopo quasi due mesi dallo scoppio dei contagi, la situazione sembra essersi calmata.
Coronavirus: com’era la Cina prima e come l’Italia ora
Sicuramente in tutti ora staranno guardando la Cina come un modello da seguire, viene indicato come loro hanno avuto successo nel contenere l’epidemia e noi no. In realtà, oltre al fatto che si tratta di una società completamente diversa dalla nostra, ci sono altri aspetti da prendere in considerazione.
Apparentemente il virus è rimasto silente in Cina dalla fine di novembre fino a gennaio. In questo lasso di tempo ha avuto modo di contagiare diverse persone. Nello stesso modo, da noi il contagio è iniziato in modo silente a metà gennaio e lo scoppio è avvenuto verso all’inizio di marzo.
Ci troviamo quindi a meno di due settimane da quando abbiamo scoperto i focolai. Se guardiamo cosa stava succedendo in Cina nello stesso lasso di tempo scopriremo che erano sostanzialmente nella stessa situazione. Vogliamo però veramente prendere la Cina come esempio? Allora rispettiamo le parole del governo e non usciamo di casa per frivolezze non fondamentali.