Appena la pandemia ha iniziato ad allargarsi oltre i confini di più paesi, sono seguite anche diverse fake news in merito. Il virus è stato collegato molte volte alla rete 5G e in seguito, soprattutto quando si è iniziato a parlare di sviluppare vaccini, a Bill Gates. Ce ne sono altre altre di teorie strane, ma tutte sembrano avere in comune una cosa, le persone che ci credono che risultano essere scarsamente alfabetizzate a livello numerico.
A dirlo è un sondaggio condotto in cinque paesi dall’Università di Cambridge. Quello che viene suggerito al tempo stesso da tale ricerca è che il miglioramento delle capacità analitiche aiuta a combattere in modo efficace la diffusione di notizie false. Il sondaggio ha interessato Stati Uniti, Regno Unito, Messico, Spagna e Irlanda.
I test si sono basati prima su nove affermazioni relative al Covid-19 e la coronavirus. Alcune di queste erano vere e altre false. Oltre a queste, è stata chiesta la loro opinione su un futuro vaccino. La terza fase ha previsto un test sui loro livelli alfabetizzazione numerica.
Coronavirus: tra numeri e fake news
Un altro punto che è stato notato durante questo studio riguarda l’età dei partecipanti. Apparentemente chi era più giovane tendeva a essere più ricettivo alle fake news mentre gli anziani di meno. È un modello un po’ contrario a quello che si nota di solito. Per esempio, durante le elezioni politiche succede il contrario. Inoltre, è stato visto come siano le minoranze a credere di più alle notizie false, quelle persone che di solito tendono a essere più sfiduciate nei confronti della classe dirigenziale dei paesi.