“Nulla sarà più come prima“. È questo il mantra che da settimane ormai sentiamo ripetere ogni giorno in questo difficilissimo periodo di isolamento, a causa della pandemia di coronavirus che ha costretto almeno metà della popolazione mondiale a chiudersi in casa per evitare contatti che possono rivelarsi cruciali.
Il lockdown ha innegabilmente sconvolto la vita di tutti, in varia misura, e categorie di lavoratori autonomi, come ad esempio i fotografi sono tra i più sfortunati in termini di impatto sul loro giro d’affari: non ci sono eventi in corso e anche se ce ne fossero non sarebbe comunque saggio parteciparvi. Tim Dunk, fotografo dello Yorkshire, ha tuttavia trovato il modo di continuare a scattare primi piani alle persone in isolamento attraverso FaceTime.
Coloro che sono costretti in casa per proteggersi dal coronavirus potrebbero trovare giovamento da un’iniziativa che persegue un fine nobile
In un post sul portale PetaPixel.com, Dunk ha descritto come è nato e come si presenta il suo processo creativo, che prevede l’utilizzo del pulsante Live Photo in modo da scattare un’immagine dello schermo durante una videochiamata. Tim Dunk lavora a stretto contatto “virtuale” con i suoi soggetti al fine di trovare o creare una buona luce nelle loro case, quindi modifica gli scatti risultanti attraverso Adobe Lightroom.
“La qualità dell’immagine non sarà eccezionale, ma trovo che sia un’idea interessante“, afferma Dunk. La sua idea potrebbe quindi anche essere un modo per spezzare una routine che si sta dimostrando davvero logorante, mentalmente e fisicamente, per tutti coloro che sono costretti in casa per proteggersi dal coronavirus. Dunk afferma di aver già effettuato più di 50 scatti su FaceTime e di aver in programma di donare 12 dollari per ogni scatto a The Trussell Trust, un ente di beneficenza in collaborazione con le banche alimentari del Regno Unito.