Coronavirus in Italia: Brescia e l’assedio della variante britannica

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I contagi in Italia stanno continuando ad aumentare con diversi focolai sparsi in diverse regioni. Tra le zone che preoccupano di più la provincia di Brescia come dimostrano gli ultimi conteggi. Si è passati da circa 100 casi giornalieri di inizio febbraio con oltre 900 negli ultimi giorni. La maggior parte dei contagi è causato dalla variante inglese del coronavirus.

Il problema non riguarda soltanto l’aumento dei contagi, ma la pressione sul sistema sanitaria locale. Gli ospedali stanno registrando ospedalizzazioni record con pochissime dimissioni. Le strutture non posso sopportare a lungo questo flusso e considerando che anche Milano sta assistendo a un aumento dei numeri, deviare i pazienti versi altri ospedali potrebbe diventare più problematico.

 

Coronavirus: i contagi in Italia

Ieri, giovedì 25 febbraio, nel nostro paese si sono registrati 19.886 nuove infezioni da coronavirus, il numero più alto da inizio gennaio. Nonostante ci sia stato anche un numero record di tamponi fatti, la percentuale rimane alta e la situazione nel complesso non si può sottovalutare. Il rischio nel farlo sarebbe entrare in una terza ondata e attualmente ben pochi paesi sono arrivati a questo punto.

Per cercare di combattere il focolaio a Brescia si sta puntando su un piano vaccinale straordinario per la provincia. Attualmente ci sono vaccini disponibili, soprattutto di AstraZeneca visto che finora è stato utilizzato solo una piccola percentuale di tutte le dosi ricevute. Si sta parlando di una campagna attiva 24 ore su 24. Al tempo stesso sono state alzate nuove misure restrittive con il tentativo di contenere il focolaio e impedire di vedere aumenti del genere anche nelle zone limitrofe.

Ph. credit: AA

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