Stare a casa non ha solo ridotto il rischio di diffusione del coronavirus, ma ha anche “calmato” la terra, con una notevole riduzione del “rumore sismico“, secondo i principali scienziati. Circa un terzo della popolazione mondiale, o più di 2 miliardi di persone, sono attualmente in stato di blocco, stanno a casa o osservano misure di allontanamento sociale, il che significa che la normale attività umana è stata ridotta e ci sono molte meno vibrazioni che scuotono la terra.
Un minor numero di treni, aerei e veicoli pesanti e una ridotta produzione e costruzione hanno contribuito alla notevole riduzione delle vibrazioni percepite in tutto il mondo.
Il coronavirus e le sue conseguenze ambientali
Mentre “la terra continua a tremare“, secondo il feed Twitter dell’Osservatorio reale del Belgio, “i movimenti di terra a frequenze 1-20 Hz, principalmente dovuti all’attività umana (automobili, treni, industrie, …) sono molto più bassi dall’attuazione delle misure di contenimento da parte del governo”. Questa riduzione è stata più evidente dalla fine di Marzo, quando sono state adottate misure casalinghe, con risultati simili da scienziati di tutto il mondo, incluso il Regno Unito.
Il team di sismologia del British Geological Survey ha pubblicato un grafico che mostrava un drammatico calo dei livelli di rumore registrati nella loro stazione GAT2 vicino all’aeroporto di Gatwick, tra lunedì 24 febbraio, prima delle misure di blocco e lunedì 30 marzo, dopo che erano stati implementati.
Anche gli scienziati di Berna, Ginevra e Zurigo in Svizzera hanno visto un calo delle vibrazioni. Frédérick Massin, un esperto scienziato, ha pubblicato un grafico che mostra le vibrazioni prima del blocco, dopo un divieto di folle superiore a 100 persone e di nuovo su gruppi superiori a cinque persone, con l’ultimo che mostra la riduzione più drammatica di movimento sismico.