La diffusione del coronavirus ha ormai preso ampiamente piede in tutto il mondo. Secondo i dati diffusi dalla Johns Hopkins University, i casi complessivi in tutto il mondo ammontano a circa 22 milioni di infetti e circa 780.000 decessi. In molti paesi del mondo la situazione continua perciò ad essere molto seria, basti pensare ai numeri fatti registrare da Paesi come gli Stati Uniti, ad oggi primo paese al mondo per numero di contagi e decessi, seguiti dal Brasile. Negli USA infatti si è arrivati a 5,4 milioni di contagi totali e più di 170.000 decessi, mentre nel solo Brasile si contano più di 3 milioni di contagi; numeri davvero preoccupanti.
Anche in Europa la situazione resta delicatissima: solo in Spagna infatti si sono registrati circa 3.700 contagi in 24 ore, facendo registrare il numero più alto di infetti in un solo giorno dalla fine di maggio. Per ora, i numeri in Spagna restano i più preoccupanti in Europa, ma il vero problema resta la crescita apparentemente senza sosta dei contagi in Brasile. Il paese fa registrare cifre altissime tanto di contagi quanto di decessi, rispettivamente 3,4 milioni e 109.000, stando a quanto ha comunicato il Consiglio nazionale dei segretari della sanità brasiliano (CONASS); in 24 ore, inoltre, il paese ha fatto segnare 47.784 nuovi contagi e 1.352 decessi.
La pandemia di coronavirus continua ad imperversare, al punto da costringere alcuni paesi ad un nuovo lockdown
Preoccupano inoltre i contagi in Corea del Sud, che in un solo giorno ha fatto registrare 297 nuovi casi, il numero più alto dall’8 marzo. Secondo quanto dichiarato dal Korea Centers for Disease Control and Prevention, la situazione nel paese si è aggravata nel giro di circa tre settimane a causa di una serie di focolai esplosi in alcune chiese, al punto da costringere il governo ad imporre un nuovo lockdown a Seul. Sono stato inoltre rinforzate tutte le misure di distanziamento sociale al fine di tentare di porre un argine ai nuovi contagi da coronavirus, di cui 14 risultano peraltro importati.
Osservata speciale resta in queste settimane la Russia, che con i suoi 4.828 nuovi contagi e 117 vittime ha destato non poca preoccupazione al centro di crisi anti-coronavirus del paese, il quale ha comunque sottolineato che il tasso di crescita giornaliera dei contagi resta entro il limite accettabile dello 0,5% da quattro giorni consecutivi. In Australia, invece, le restrizioni continuano a vigere; il primo ministro Scott Morrison ha infatti recentemente annunciato di aver intenzione di rendere obbligatorio il vaccino anti-Covid-19 a seguito della firma di un accordo con la casa farmaceutica AstraZeneca per l’acquisto del farmaco, attualmente in sviluppo presso l’Università di Oxford.