Nei primi mesi della pandemia da coronavirus, tra la prima e la seconda ondata, molti esperti avevano invitato a tenere presente l’evoluzione dell’influenza spagnola di cent’anni fa. I morti, ma anche i contagi, durante la prima ondata sono stati molto più bassi rispetto a quella che è venuta dopo.
La seconda è stata particolarmente incisiva anche se è probabile che come nel caso attuale, durante la prima fase i conteggi siano stati molto lacunosi. Detto questo, la terza ondata è stata inferiore rispetto alla precedente, ma con numeri più alti rispetto alla prima. Con i casi di Covid-19 e i contagi da coronavirus non sta succedendo questo.
A livello di picco, questa terza ondata ha già superato il record di contagi giornalieri della seconda mentre i morti stanno continuando a salire e li supereranno in breve. Una situazione frammentaria visto che alcuni paesi, grazie al piano vaccinale, stanno già uscendo dall’emergenza, ma molti altri no.
Coronavirus: la terza ondata
Il paese che guidando questi record di nuovi contagi è l’India. Solo nella giornata di ieri hanno registrato 345.147 nuovi casi di contagio con anche 2.621 morti. Sono numeri alti, ma si suppone che non siano neanche quelli completi. Il sistema sanitario è al collasso. A seguire c’è sia la Turchia che il Brasile con numeri in media che si attestano sui 50.000 nuovi contagi al giorno. Il primo paese però conta un numero di morti sulla linea dell’Italia, sulle 350 di media, mentre il Brasile arriva a superare i 2.000 ogni giorno.
Ci sono anche diversi grossi paesi europei che stanno facendo i conti con una risalita, come la Germania e in parte la Spagna. La Francia, come l’Italia, sembrano aver superato il peggio di questa terza ondata grazie alle somministrazioni di massa dei vaccini che a breve potrebbero toccare le 400.000 dosi di somministrazioni al giorni.