Il tempo stringe e le chances di prevenire una pandemia globale di coronavirus si riducono giorno dopo giorno, hanno avvertito le autorità competenti in ambito sanitario. L’Italia, per tentare di arginare l’ondata di contagi che in pochi giorni ha messo in ginocchio il nord del paese, ha già bloccato 50.000 persone in 12 città del settentrione dopo che oltre 100 persone sono state contagiate dal Covid-19, mentre in Iran e Corea del Sud i contagi continuano ad aumentare.
Paul Hunter, professore di medicina all’Università dell’East Anglia, ha dichiarato in proposito: “Il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha recentemente parlato di un restringimento della finestra temporale utile per poter controllare la diffusione dell’epidemia. Il momento entro il quale la nostra capacità di prevenire il dilagare di una pandemia globale sembra molto vicino, dopo le novità delle ultime 24 ore“. Una buona notizia arriva però dalla Cina: i casi nel paese da cui l’epidemia ha avuto origine sono in diminuzione, anche se non è il momento di abbassare la guardia sui nuovi casi in Europa, considerati estremamente preoccupanti.
Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’OMS, ha infatti dichiarato che le speranze di riuscire ad impedire una pandemia globale di coronavirus sono sempre più flebili. L’ondata di contagi ha infatti provocato decisi cali nei mercati azionari asiatici e il prezzo del petrolio è crollato. Quattro pazienti britannici sono inoltre tenuti in quarantena in centri specializzati dopo essere risultati positivi al Covid-19, portando a 13 il numero totale di casi nel Regno Unito. Si tratta di persone che erano a bordo della nave da crociera Diamond Princess, sulla quale è scoppiato un focolaio di coronavirus che per più di due settimane ha costretto i turisti ad una snervante attesa prima dello sbarco.
Per quanto riguarda il nostro paese, i casi continuano ad aumentare, al punto che le autorità hanno cancellato il carnevale di Venezia e annullato diverse partite di calcio in via precauzionale; in Austria invece il traffico ferroviario da e per l’Italia era stato interrotto per diverse ore dopo un caso sospetto rilevato a bordo, tuttavia smentito, prima di riprendere normalmente. In Iran, la situazione resta critica: altri quattro decessi sono stati confermati dalle autorità, portando il totale dei decessi da Covid-19 nel paese a 12. Sarebbero tuttora 47 i casi confermati.
Di diverso avviso è David Heymann, professore di epidemiologia delle malattie infettive alla London School of Hygiene and Tropical Medicine, che ha invitato alla cautela quando si usano definizioni come “pandemia”: “Si tratta ancora una serie di focolai, ragion per cui sarebbe il caso che i paesi in cui essi sono scoppiati compiano ogni sforzo possibile per fermare la trasmissione. Tutti i paesi del mondo devono perciò farsi trovare pronti ad un evento diffuso su più vasta scala. Spetta tuttavia solo all’OMS determinare quando i focolai sono da considerarsi evoluti in pandemia“.
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