In questi giorni, il coronavirus è stata dichiarata come una vera e propria pandemia, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), con potenzialmente miliardi di persone a rischio a causa di COVID-19, mentre si diffonde in centinaia di paesi. Quali sono i sintomi del coronavirus?
I sintomi del coronavirus potrebbero non essere più sufficienti per giustificare l’autoisolamento nel Regno Unito, poiché il governo è pronto a chiedere a chiunque abbia sintomi lievi di rimanere a casa. Il paese è ora uno dei tanti in Europa a vedere casi in rapido aumento, con i funzionari che affermano che gli scenari peggiori potrebbero vedere fino all’80% delle persone infette. Una situazione quindi che può diventare come quella della nostra Penisola, arrivata quasi a 15.000 contagi e 1000 decessi.
I sintomi del coronavirus
I sintomi del coronavirus rispecchiano quelli dell’influenza, poiché il corpo risponde allo stesso modo al virus invasore. Secondo il SSN, i segni distintivi della malattia includono: tosse, una temperatura corporea elevata (38° C), mancanza di respiro (dispnea). Mentre il virus progredisce, può causare una varietà di altri effetti gravi, tra cui gravi problemi respiratori.
COVID-19 può anche causare polmonite, un’infezione di uno o entrambi i polmoni, che provoca infiammazione delle sacche d’aria. La polmonite provoca anche dolore toracico, battito cardiaco accelerato, sudorazione, brividi e mancanza di appetito ed è una condizione potenzialmente pericolosa per la vita. Se il coronavirus può progredire significativamente, può causare insufficienza d’organi e conseguente morte. Coloro che sono maggiormente a rischio di infezioni gravi sono anziani o hanno patologie croniche.
E’ fondamentale dunque evitare contagi tramite la prevenzione: stare il più possibile a casa, indossare eventualmente mascherine e guanti, lavarsi spesso le mani con sapone e amuchina, evitare di formare gruppi di persone a stretto contatto.