Diversi animali sono suscettibili a questo coronavirus. All’inizio della pandemia si è visto come i felini, grandi e piccoli, risultano essere particolarmente vulnerabili. Successivamente ci si è accorti che anche le grandi scimmie sono a rischio, come spesso succedendo visto le ovvie similitudini genetiche tra noi e loro. Come il virus è pericoloso, anche il vaccino può risultare utile su di loro.
Nello zoo di San Diego un gruppo di gorilla è stato contagiato da questo coronavirus. Per evitare di vedere il virus spargersi tra questi animali, i responsabili hanno scelto di vaccinare diverse altre grandi scimmie. Per ora sono nove gli esemplari che hanno ricevuto le dosi, quattro oranghi e cinque bonobo. Il tutto è avvenuto nelle scorse settimane.
Le parole di un responsabile della struttura: “Questo [l’infezione dei gorilla, ndr] ci ha fatto capire che le nostre altre scimmie erano a rischio. Volevamo fare del nostro meglio per proteggerli da questo virus perché non sappiamo davvero come avrà un impatto su di loro”.
Coronavirus: vaccini anche agli animali
I gorilla contagiati, probabilmente a causa di uno dei guardiano che ci ha lavorato vicino stando poco attento alle misure per evitare proprio il contagio, hanno presentato diversi sintomi. Nello specifico avevo il naso che colava, dalla semplice tosse e anche letargia. Nessuno di questi esemplari ha sviluppato qualcosa di più serio e sono praticamente già tutti guariti.
Detto questo, il pericolo del coronavirus per gli animali è concreto, soprattutto nelle grandi scimmie. L’idea di molti esperti è di proteggere le specie in via di estinzione fornendogli delle dosi. Come detto, avendo il DNA molto simile, i vaccini funzionano forse con solo un po’ di efficienza ridotta, o magari aumentata. Non ci sono studi in merito.