Covid-19, chi lavora in ufficio ha il doppio delle possibilità di infettarsi

Uno studio ha mostrato che i dipendenti che non lavorano in smart working hanno il doppio delle probabilità di essere colpiti da Covid-19

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La pandemia di Covid-19 che sta caratterizzando purtroppo questo 2020 ha sicuramente stravolto anche gli ambiti lavorativi, con una grande fetta dei lavoratori che sono entrati in modalità smart working, ovvero lavoro da remoto, presso la propria abitazione. Ciò, oltre ad essere molto funzionale e produttivo, permette di ridurre notevolmente il rischio di contrarre il coronavirus.

Un nuovo rapporto dal MMWR Weekly del CDC, infatti, rileva che gli adulti che non lavoravano per via telematica e che hanno riscontrato un’infezione da Covid-19 sono molti di più rispetto agli adulti che lavorano in modalità smart working, ben il doppio.

Lavoro e Covid-19

Il CDC afferma che fornire la possibilità di lavorare da casa quando possibile è importante per ridurre la possibile esposizione sul luogo di lavoro. Nei settori in cui queste opzioni non sono disponibili, è consigliato che i lavoratori dovrebbero continuare a indossare mascherine, lavarsi le mani regolarmente e stare il più lontano possibile gli uni dagli altri.

“Usiamo due metri come linea guida, ma ci sono nuove ricerche che stanno emergendo che il virus può essere diffuso attraverso aerosol che possono viaggiare più lontano nell’aria”, ha detto la dottoressa Catherine Troisi. “Cerca solo di stare il più lontano possibile dalle altre persone.”

Ovviamente ci sono categorie specifiche di persone che devono prestare più attenzione visto la loro condizione, e ciò è importante sempre ricordarlo: immunodepressi, donne in gravidanza, persone oltre i 60 anni, persone con malattie pregresse.

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