Negli Stati Uniti, una donna di 58 anni contagiata da Covid-19 ha sviluppato una condizione cerebrale chiamata encefalopatia necrotizzante acuta, una condizione grave che può insorgere a seguito di infezioni virali come l’influenza e, in questo caso, a causa del nuovo coronavirus Sars-CoV-2.
Nonostante l’equipe medica non sia riuscita ad associare inizialmente l’infiammazione del cervello direttamente alla infezione dal nuovo coronavirus, la correlazione alla fine è diventata evidente.
Lo studio
Nel recente studio accademico, i ricercatori hanno sottolineato che diversi pazienti con Covid-19 sono estremamente più vulnerabili a soffrire di encefalopatia acuta necrotizzante.
In un altro studio pubblicato sul Cureus Journal of Medical Science, i medici hanno riportato il caso di un uomo di 74 anni con Covid-19 e con lo stesso caso di infiammazione cerebrale.
Secondo scienziati e medici, l’insorgenza di infezioni virali può scatenare una cosiddetta “tempesta di citochine nel cervello“. In altre parole, le “tempeste” infiammatorie che normalmente aiutano l’organismo a combattere malattie e virus sfuggono al controllo e finiscono per attaccare violentemente il tessuto infetto, innescandolo.
“La scoperta è molto importante per tutti i medici, le infermiere e gli operatori sanitari affinché rimangano vigili nei confronti dei pazienti con un livello di coscienza alterato“, ha affermato la neurologa Elissa Fory, che ha curato la paziente americana di 58 anni.
Questo recente studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Radiology.