Covid-19: scoperta una nuova sotto variante Delta AY.4.2

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Gli esperti del settore stanno seguendo da vicino una nuova sotto variante Delta del Covid-19, che potrebbe essere ancora più trasmissibile dell’originale. Etichettata AY.4.2 è stata rilevata in dozzine di paesi, con la stragrande maggioranza dei casi nel Regno Unito. Studi epidemiologici sono in corso per vedere se c’è stato un cambiamento nella trasmissibilità della variante, o una diminuzione della capacità degli anticorpi umani di bloccare il virus.

In proporzione a tutte le infezioni, è stato segnalato un aumento del numero di casi tra le persone di età inferiore ai 25 anni dall’inizio di luglio. Questo perché forse le persone anziane hanno maggiori probabilità di essere completamente vaccinate, da non correre il rischio di infezione. Inoltre potrebbe dipendere dal fatto che i più giovani sono più attivi socialmente e quindi possono sottoporsi a un maggior rischio.

 

Covid-19, una nuova sotto variante Delta sta preoccupando il mondo

Il 93% dei casi AY.4.2 è nel Regno Unito e rappresentava circa il 5,9% dei casi Delta complessivi segnalati lì nella settimana a partire dal 3 ottobre. I dati osservati dall’OMS suggeriscono che sui casi registrati, il 51% erano donne. Tuttavia i maschi rappresentano il 58% dei decessi. Inoltre tra le persone di età superiore ai 65 anni il tasso di mortalità è crollato nel settembre 2020, da quanto è stato possibile iniziare a vaccinarsi.

Tuttavia cosa sappiamo di questa nuova sotto variante? Innanzitutto la AY.4.2 è una nuova sotto variante del Covid-19. Gli scienziati hanno scoperto tre mutazioni di cui due nella proteina spike, la parte del virus che gli consente di legarsi e invadere le cellule del corpo. Rilevato in oltre 42 paesi, tra cui Regno Unito, India, Israele, Stati Uniti e Russia. Questo nuovo ceppo contiene modifiche che potrebbero conferire al virus vantaggi in termini di sopravvivenza rispetto ad altre varianti.

Le precedenti varianti hanno sempre alimentato nuove ondate di Covid-19 e quindi aumenta la preoccupazione che questa nuova mutazione aumentasse il rischio di ulteriori ondate. Al momento questa variante non è diventato un ceppo dominante da quando si è diffusa per la prima volta in India nel 2020. Gli esperti hanno notato anche che mutazioni simili erano presenti anche in altre varianti e altri lignaggi della variante originale, senza avere però alcun effetto sul virus.

Non è ancora chiaro se sia più trasmissibile o se sia più in grado di eludere qualsiasi immunità che abbiamo attraverso la vaccinazione. Gli esperti hanno avvertito che la diffusione della variante potrebbe essere il risultato di una serie di fattori, comprese le misure di salute pubblica stabilite dai governi.

Foto di Christo Anestev da Pixabay

Marco Inchingoli
Marco Inchingoli
Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

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