Vari studi hanno confermato che i vaccini AstraZeneca e Johnson & Johnson contro il Covid-19 a volte innescano rari eventi di coagulazione del sangue. Ma non tutti gli esperti sono convinti che la spiegazione di questo fenomeno sia corretta. Un recente studio a riguardo, guidato dal dottor Andreas Greinacher, suggerisce che una reazione a catena che coinvolge un conservante e alcune proteine nei vaccini potrebbero essere responsabili dei rari coaguli di sangue. Scopriamo di più in merito.
I rari coaguli di sangue a causa dei vaccini Covid-19
Il team ha completato studi rilevanti per ora solo sul vaccino AstraZeneca e recentemente ha iniziato a esaminare il vaccino Johnson & Johnson. Tuttavia, Greinacher ha affermato di sospettare che il meccanismo che causa i rari coaguli di sangue possa essere comune a entrambi i colpi, poiché entrambi i vaccini utilizzano adenovirus modificati come mezzo per ottenere il vaccino nelle cellule del corpo.
Gli adenovirus sono una famiglia di virus che in genere innescano i sintomi del comune raffreddore negli esseri umani, ma per l’uso nei vaccini, gli scienziati modificano i virus in modo che non possano infettare le cellule. Invece, i virus agiscono semplicemente come vasi per trasportare gli ingredienti del vaccino nel corpo.
Il gruppo di Greinacher ipotizza che, in rari casi, le proteine nei vaccini innescano una risposta immunitaria incontrollata che si diffonde rapidamente in tutto il corpo. Nel vaccino AstraZeneca, la risposta di tutto il corpo può emergere, in parte, a causa dell’acido etilendiamminotetraacetico (EDTA), un conservante nell’iniezione e stabilizzatore comune trovato nei farmaci.
Durante lo sviluppo del vaccino, gli scienziati coltivano i virus modificati nelle cellule umane; nelle loro analisi, il gruppo di Greinacher ha identificato più di 1.000 proteine nel vaccino AstraZeneca che derivano da queste cellule umane, che potrebbero dunque innescare in rari casi eventi di coagulazione del sangue.