Covid-19, studi sulla neuropilina-1 potrebbero aiutare a trovare il vaccino

Gli scienziati ha scoperto ha la proteina neuropilina-1 è una via d'ingresso per il Covid-19, e studi potrebbero aiutare a trovare un vaccino

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La pandemia di Covid-19 che sta caratterizzando questo 2020 ha paralizzato i sistemi sanitari e le economie di tutto il mondo. Scienziati di tutto il mondo stanno cercando di sviluppare il più rapidamente possibile trattamenti efficaci e soprattutto un vaccino.. Ma affinché questi sforzi abbiano successo, è fondamentale capire come il virus penetra nelle cellule.

In merito a ciò, due team hanno scoperto che una proteina chiamata recettore della neuropilina-1 è un ingresso facilitato per il SARS-CoV-2, consentendogli di entrare e infettare le cellule umane. Prima di questa nuova ricerca, nessuno sospettava che la neuropilina-1 potesse essere una via d’ingresso per entrare nel sistema nervoso, pertanto gli studi per la ricerca di un vaccino devono basarsi su questo aspetto.

 

La neuropilina-1 per trovare un vaccino al Covid-19

E’ risaputo che sulle cellule del virus si trova una proteina Spike, che consente a questo virus di legarsi ai recettori proteici delle cellule umane, entrando nell’organismo, replicandosi e arrivando a creare anche sintomatologie gravi. Riconoscendo che un minuscolo pezzo di Spike era simile a regioni di sequenze di proteine ​​umane note per legarsi ai recettori della neuropilina, entrambi i team di ricerca si sono resi conto che la neuropilina-1 può essere fondamentale per infettare le cellule.

Utilizzando una tecnica chiamata cristallografia a raggi X, che consente ai ricercatori di vedere la struttura tridimensionale della proteina Spike con una risoluzione dei singoli atomi, così come altri approcci biochimici, James L. Daly dell’Università di Bristol e colleghi hanno dimostrato che questa breve sequenza di attrazione tra la proteina Spike presente sul virus ed il recettore in questione. Negli esperimenti in laboratorio, infatti, il virus è stato in grado di infettare un minor numero di cellule umane prive di neuropilina-1. L’obiettivo degli scienziati è quello di analizzare e scoprire meglio il ruolo di questa proteina, per riuscire a trovare trattamenti efficaci e soprattutto il tanto atteso ed importante vaccino.

Foto di fernando zhiminaicela da Pixabay