Ormai è dato per assodata che il trattamento di AstraZeneca può causare un effetto collaterale nello specifico, i coaguli di sangue. Allo stato attuale sembrerebbe che anche il vaccino contro il Covid-19 di Johnson & Johnson abbia lo stesso problema. I vaccini in sé rimangono più sicuri della malattia stessa quindi è impensabile non usarli.
Nonostante si parli di possibilità bassissime, bisogna cercare una terapia mirata per impedire ai pochi casi che si palesano di aggravarsi e portare alla morte. Al momento ci sono c’è un’idea sul come muoversi, usare immunoglobuline e anticoagulanti non eparinici. Per funzionare questa terapia andrebbe attuata per tempo però, il problema più grande.
Covid-19: i rischi del vaccino
Sia l’EMA che altri esperti hanno sottolineato un aspetto importante sui rischi legati ai vaccini. Il Covid-19 è molto più rischioso di questi vaccini che comunque sono stati dichiarati sicuri dopo numerosi analisi e diverse sperimentazione. Il tasso di incidenza di questi casi trombi sono in linea con quelli della popolazione normale e rinunciare all’immunità al virus è un errore gravissimo.
Detto questo, si sta cercando anche di capire il motivo dietro questo effetto collaterale. Sono fondamentalmente due le ipotesi. Le parole di Antonio Clavenna dell’Istituto Mario Negri di Milano: “L’organismo, in particolari casi e per ragioni al momento non note, riconoscerebbe il vettore come un elemento estraneo, producendo degli anticorpi contro di esso. Questi anticorpi avrebbero l’effetto di scatenare il processo di coagulazione anche se non necessario, portando ai rari eventi trombotici. Questa è tuttavia soltanto un’ipotesi. Se però fosse confermata, ci potrebbero essere delle armi terapeutiche in grado, secondo alcune ricerche, di agire e prevenire questi fenomeni di ipercoagulazione.”