Covid-19, gli UVC-LED a 265 nm di Stanley Electric inattivano efficaciamente il virus

Date:

Share post:

L’azienda elettronica giapponese Stanley Electric ha dimostrato che la sua tecnologia UVC-LED può inattivare (incapacità di moltiplicarsi) efficaciamente il SARS-CoV-2, il virus che causa l’infezione da Covid-19. La compagnia ha effettuato un test di valutazione per il suo LED UVC da 265 nm prodotto in collaborazione con la Yamaguchi University.

La prova è stata effettuata su piastre dove sono stati collocati 10ml di soluzioni virali, queste sono state poi irradiate con i LED UVC da 265nm in tempi diversi. La titolazione virale infettiva è stata determinata mediante analisi della placca sulle cellule. Il risultato è stata l’inattivazione del SARS-CoV-2 con un tasso del 99,9%.

Per confermare la superiorità della lunghezza d’onda utilizzata di 265 nm, sono previsti ulteriori test di valutazione con diverse lunghezze d’onda e sorgenti di luce UVC. Stanley Electric consiglia l’uso del LED UVC 265nm per varie applicazioni nel campo della sterilizzazione delle superfici e dell’aria, nonché della disinfezione dell’acqua, non solo per evitare infezioni come SARS-CoV-2, ma in generale per ridurre il carico germinale giornaliero.

covid-19 uvc-led

Stanley Electric, dall’illuminazione automobilistica allo sviluppo di sorgenti luminose a LED

La Stanley Electric è stata fondata da Takaharu Kitano nel 1920 per produrre lampade sostitutive per l’allora piccolo numero di auto (tutte importate). L’azienda festeggia quest’anno il suo centesimo anniversario e attualmente impiega circa 17.000 persone con filiali e stabilimenti in tutto il mondo. Il settore dell’illuminazione automobilistica è ancora il mercato principale.

L’azienda è stata coinvolta nella ricerca e nello sviluppo di sorgenti luminose a LED all’inizio degli anni ’70 e ha introdotto una serie di applicazioni LED innovative negli anni ’80. Quest’anno (2020) è stata acquisita una società statunitense che produce substrati per la produzione di LED UVC ad alte prestazioni che possono essere integrati in dispositivi di disinfezione antivirus. Dal chip al componente finito, tutto il valore aggiunto in questo settore avviene in azienda.

Marco Inchingoli
Marco Inchingoli
Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

Related articles

WhatsApp introduce gli avvisi per gli aggiornamenti di stato

WhatsApp continua a portare in campo funzioni riguardanti gli aggiornamenti di stato. Scovate nell'ultima beta dell'app per dispositivi...

Elezioni americane: come gli astronauti americani votano dallo spazio

Gli astronauti americani, anche quando sono in orbita sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), non rinunciano al diritto di...

L’olio di palma e la Sclerosi Multipla: come una dieta ricca di grassi saturi può peggiorare i sintomi

L'olio di palma è da tempo oggetto di discussioni per i suoi effetti sulla salute. È ampiamente utilizzato...

Recensione Asus Zenbook S 14: notebook duraturo con Intel Lunar Lake

Asus Zenbook S 14 (modello UX5406SA) è un notebook destinato a durare per molti anni, un dispositivo che...