Ci sono alcuni paesi ormai avanti anni luce con il programma vaccinale rispetto al resto del mondo, Israele e Regno Unito su tutti. Espandendo questa situazione anche ad altri paesi, c’è comunque un problema. La maggior parte dei quasi 200 milioni di vaccinazioni avvenute nel mondo contro il Covid-19 sono state fatte in soli dieci paesi.
Ovviamente per questi paesi è una cosa positiva, ma solo in parte. Per riuscire a uscire veramente da questa pandemia bisogna che il virus venga debellato in tutto mondo. Se lo si sconfigge in un paese e in altri gira libero, poi tra diversi mesi ci si ritroverà di nuovo con casi di contagio. Certo, avremo i vaccini contro il Covid-19, ma c’è sempre il problema delle varianti.
Covid-19: l’importante di vaccinare tutto il mondo
Le parole di Gavin Yamey, professore presso la Duke University: “Se il mondo ricco continua ad accumulare vaccini, la pandemia si trascinerà forse per altri sette anni. C’è un mantra nella salute globale secondo cui un’epidemia ovunque potrebbe portare a un’epidemia ovunque, ed è per questo che è nel nostro interesse collettivamente come comunità internazionale iniziare a condividere le dosi per assicurarci di espandere la fornitura globale di vaccini.”
Molti dei paesi più ricchi si sono comunque impegnati a fornire i vaccini anche ai paesi più poveri tramite il programma COVAX dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il problema che questa fornitura non verrà fatta in contemporanea ai propri programmi vaccinale, ma solo quando i paesi più ricchi saranno al sicuro.
Il Covid-19 non aspetta nessuno. I paesi più ricchi possono anche raggiungere un’immunità generale in tempi brevi, ma ora che si finirà con quelli più poveri, nel frattempo eliminando le varie misure restrittive, ecco che si pongono le basi per un nuovo inizio. In sostanza, o si agisce bene e per tempo o dovremo finire per convivere con un nuovo virus per il resto dei nostri giorni, o quasi.