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Pfizer produce una risposta anticorporale molto forte dalla prima dose

Un nuovo studio sugli effetti del vaccino Pfizer contro il Covid-19 ha scoperto che tutti quelli che hanno ricevuto la prima dose hanno generato una buona risposta immunitaria. Lo studio ha esaminato questa forte risposta immunitaria in 237 operatori sanitari e hanno scoperto che il vaccino genera anticorpi in grado di combattere il virus per il 99% delle persone.

Inoltre ha potenziato la risposta immunitaria naturale presente nei pazienti già infettati precedentemente. Dopo la seconda dose di vaccino la protezione era più forte in ogni gruppo. Da qui la controversa decisione del Regno Unito di ritardare la seconda dose per permettere a tutti di ricevere almeno la prima dose.

 

Pfizer produce risposte immunitarie forti dopo la prima dose

È saltata fuori una preoccupazione evidente per gli operatori sanitari riguardo il fatto di dover ritardare la seconda dose, ma lo studio sembra bloccare questo dubbio. Sebbene lo studio abbia esaminato il personale sanitario in età lavorativa più giovane, non ha incluso gruppi di età più avanzata che possono avere risposte immunitarie più scarse alle vaccinazioni.

Lo studio è uno dei resoconti più ampi e completi riguardo la risposta immunitaria a una dose di vaccino Pfizer confrontando individui precedentemente infetti. I risultati dimostrano che le risposte delle cellule T e degli anticorpi indotte dall’infezione naturale sono potenziate in modo significativo da una singola dose di vaccino. Sebbene la risposta a una singola dose fosse inferiore negli individui all’inizio dell’infezione, era comunque equivalente o migliore dell’immunità in individui precedentemente infettati prima che fosse potenziata dalla vaccinazione.

il vaccino Pfizer ha aumentato la varietà di cellule in grado di combattere l’infezione con cellule che riconoscono diverse parti della proteina spike che sporge dalla cellula principale del virus. Questo processo potrebbe essere essenziale per proteggere le persone dalle varianti del Covid-19 che mutano proprio queste cellule spike. Più elementi della proteina sono rilevati maggiore sarà la protezione.

 

Protezione anche dalle varianti Covid-19

La capacità delle cellule anticorpali di riconoscere e agganciarsi alla proteina spike è ciò che fornisce protezione dal virus. Nelle persone che non avevano mai avuto Covid, il vaccino Pfizer ha portato a una risposta immunitaria forte quanto le persone che avevano il virus in precedenza dopo una sola dose. Inoltre le persone che avevano il virus in precedenza avevano un livello di anticorpi sette volte più alto e livelli di cellule T sei volte più alti di quelli che non erano stati infettati prima.

Poiché è dimostrato che l’infezione naturale conferisce una protezione superiore all’80% contro la reinfezione, questi dati offrono una rassicurazione sul fatto che la decisione alquanto controversa di raccomandare un intervallo di 12 settimane tra le dosi del vaccino sia un approccio sicuro, efficace e pragmatico per massimizzare salute pubblica. Questo studio mostra che la vaccinazione di individui precedentemente infetti non solo aumenta le loro risposte immunitarie, ma amplia anche il repertorio di risposte immunitarie al Covid-19. Questi dati dimostrano l’importanza di vaccinare tutti, comprese le persone che sono già state infettate.

Foto di x3 da Pixabay

Annalisa Tellini

Musicista affermata e appassionata di scrittura Annalisa nasce a Colleferro. Tuttofare non si tira indietro dalle sfide e si cimenta in qualsiasi cosa. Corista, wedding planner, scrittrice e disegnatrice sono solo alcune delle attività. Dopo un inizio su una rivista online di gossip Annalisa diventa anche giornalista e intraprende la carriera affidandosi alla testata FocusTech per cui attualmente scrive

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