Con ogni nuova variante evidenziata finora, il Covid-19 sembra sempre di più affinare le sue capacità per infettare e diffondersi tra le persone. Sebbene i vaccini e i farmaci permettono alle persone di evitare casi gravi di Covid-19, questo virus ha già ucciso 6 milioni di persone. Sempre più virologi credono che il Covid-19 sia qui per restare e che le persone potrebbero ammalarsi almeno due volte l’anno, portando e causando il comune raffreddore.
Uno dei punti di forza di questo virus è la capacità di neutralizzare la risposta immunitaria del nostro organismo grazie alle tante proteine che ha con se. Proprio negli ultimi 3 anni gli scienziati hanno iniziato ad indagare su le contro misure virali, dimostrando che alcune molecole riescono a proteggere il virus momentaneamente, permettendo all’invasore di replicarsi e diffondersi tra le persone.
Tutto ha inizio quando il virus invade le cellule del nostro corpo più vulnerabili, trasformandole in una fabbrica di virus. L’incursione fa scattare un allarme, provocando una controffensiva da parte del sistema immunitario uniforme. Le cellule attaccate rilasciano potenti proteine immunitarie, chiamate interferoni, che aumentano la resistenza al coronavirus. Queste proteine attivano centinaia di geni che ostacolano ogni fase del ciclo d’infezione del virus. Alcuni rafforzano le difese esterne delle cellule, respingendo i virus che provano ad entrare. Altri potenziano le difese delle cellule esterne, bloccando la produzione di molecole virali.
Ancora altri geni impediscono ai virus neonati di lasciare la cellula infetta. Gli interferoni utilizzano i recettori su varie cellule immunitarie, reclutandoli nella battaglia contro il virus. Le cellule T cacciano e distruggono le cellule infette, riducendo la produzione di virus. Anche i linfociti B del sistema immunitario una volta attivati secernono gli anticorpi che prendono di mira proteine virali, come quelle spike. Questi anticorpi si depositano sulle particelle del virus, bloccandole fuori dalle cellule. Le attuali varianti del Covid-19 sono in grado di eludere questi anticorpi, creati dai vaccini o da una precedente infezione. Come molti altri virus anche quello del Covid-19 è davvero abile ad evitare e bloccare le nostre protezioni immunitarie.
Ogni volta che i ricercatori fanno qualche scoperta sul sistema immunitario, scoprono anche che un virus è stato in grado di contrastarlo. La maggior parte delle proteine del virus svolge ruoli di soppressione immunitaria. Tuttavia non tutte le funzioni sono state confermate. I ricercatori non sono ancora sicuri sul numero di proteine prodotte dal virus. Se ne stimano da 26 a 30, ma ne ha nettamente di più rispetto ad altri virus. Una volta che il virus sfrutta il meccanismo della cellula per tradurre i suoi geni in proteine, alcune delle proteine continuano a formare la struttura di nuovi virus. La maggior parte delle proteine virali continuano a vagare per la cellula, cooptando la sua funzione o sabotando il sistema immunitario nei loro modi individuali.
Ad esempio, SARS-CoV-2 prende di mira gli interferoni, che sembrano essere cruciali per combattere il coronavirus, almeno secondo alcuni studi. Le risposte all’interferone sono difettose in una percentuale considerevole di pazienti con Covid-19 grave. E fino al 20% delle persone più malate porta anticorpi che si attaccano e inabilitano i propri interferoni. Le sue varie proteine interrompono più passaggi, tra cui il rilevamento da parte di una cellula dell’RNA virale, la trasmissione del segnale di allerta al nucleo, la sintesi degli interferoni e l’attivazione di geni stimolati dall’interferone. Inoltre, più proteine del coronavirus possono bloccare lo stesso passaggio.
Foto di fernando zhiminaicela da Pixabay
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