Covid-19: quanto gli asintomatici stanno favorendo la diffusione del coronavirus

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All’inizio della pandemia ci sono stati molti dubbi sugli asintomatici, soprattutto sul fatto se erano o meno in grado di contagiare gli altri. In poco tempo in realtà, gli esperti hanno avvistato che la possibilità era molto alta, anche se c’erano delle voci fuori dal coro. Successivamente ci si è convinti che il pericolo in questione era alto anche senza la presenza dei sintomi del Covid-19.

Secondo un nuovo studio pubblicato sul Journal of The American Medical Association e condotto dal CDC, gli asintomatici sono i responsabili di una grossa fetta di infezioni. Apparentemente, allo stato attuale, si parla di almeno il 50% dei nuovi.

Le parole di Jay Butler, autore principale dello studio: “C’era ancora qualche controversia sul valore della mitigazione della comunità – maschere per il viso, allontanamento sociale e igiene delle mani – per limitare la diffusione. Questo studio dimostra che mentre lo screening dei sintomi può avere un certo valore, la mitigazione, così come la verifica strategicamente pianificata delle persone in alcuni ambienti, sarà un vantaggio significativo”.

 

Covid-19: gli asintomatici

Per arrivare a questo risultato hanno dato vita a tre gruppi diversi di persone. I pre-sintomatici, gli asintomatici e quelli con sintomi. Da questo hanno cercato di modellare la quantità di virus trasmessa secondo alcuni modelli. Il risultato medio è che i primi due gruppi sono arrivati a essere i responsabili di almeno il 50% dei nuovi contagi.

Nonostante questo però, i ricercatori hanno avvertito che probabilmente si tratta comunque di valori più bassi della realtà dei fatti. Per esempio, le persone con sintomi tendono a essere più caute, anche se per sfortuna non tutte, come rimanendo a casa. Al contrario, quelle senza sintomi risultano essere meno attente.

Ph. credit: Medical News Today

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