News

Covid-19, alcuni scienziati ne hanno raggruppato i sintomi per prevenire casi gravi

Una delle cose più fastidiose del nuovo coronavirus è la mancanza di un sintomo rivelatore o di un gruppo di sintomi che potrebbero aiutarci nella diagnosi della malattia. L’improvvisa perdita dell’olfatto e del gusto è una strana eccezione, ma non tutte le persone lo capiscono, quindi non è abbastanza. Per non parlare del fatto che molte persone che si infettano non avvertiranno alcun sintomo. Ecco perché i test sono così necessari. È l’unico modo per confermare l’infezione.

Ma alcuni scienziati hanno utilizzato un’app mobile e l’apprendimento automatico per tenere traccia dei sintomi e dividerli in diversi gruppi. Lo scopo del lavoro era vedere se potevano usare gruppi di sintomi per predire gravi casi di Covid-19 che possono sviluppare complicanze. Se lo studio può essere verificato da ulteriori ricerche, potrebbe dare ai medici ampio tempo per prevenire l’insorgenza di complicanze. Inoltre, i pazienti saprebbero quando affrettarsi in ospedale per cercare un trattamento Covid-19 adeguato.

 

Covid-19, identificati sei gruppi distinti

I ricercatori hanno esaminato i dati di un’app mobile che ha oltre quattro milioni di utenti e ha incluso 1.653 utenti nello studio che si sono dimostrati positivi per COVID-19. Quindi hanno riportato sintomi e fornito aggiornamenti sul loro stato di salute. Di questi, 383 hanno effettuato almeno un viaggio in ospedale e 107 avevano bisogno di ossigeno o ventilazione.

I ricercatori hanno applicato algoritmi di apprendimento automatico ai dati per esplorare se i 14 sintomi che hanno monitorato possono raggrupparsi insieme e hanno identificato sei diversi gruppi di pazienti Covid-19. Ogni gruppo era associato a un risultato particolare, ed è per questo che gli scienziati pensano di sapere quale combinazione di sintomi può essere indicativa di una malattia grave.

Questi sono i sei gruppi di sintomi del coronavirus identificati:

  • Gruppo 1 (462 pazienti) – sintomi del tratto respiratorio superiore come tosse persistente e dolore muscolare.
  • Gruppo 2 (315 pazienti) – sintomi del tratto respiratorio superiore, una maggiore frequenza di pasti saltati e febbre.
  • Gruppo 3 (216 pazienti) – sintomi gastrointestinali come la diarrea, ma pochi altri sintomi.
  • Gruppo 4 (280 pazienti) – primi segni di grave affaticamento, dolore toracico continuo e tosse.
  • Gruppo 5 (213 pazienti) – confusione, pasti saltati, grave affaticamento.
  • Gruppo 6 (167 pazienti) – marcato disagio respiratorio, insorgenza di affanno, dolore toracico, confusione, affaticamento, sintomi gastrointestinali.

I dati prelevati potrebbero prevenire lo sviluppo di complicanze e salvare ancora più vite

I primi due gruppi di sintomi rappresentano forme più lievi di Covid-19. I ricercatori hanno ripetuto il lavoro con i dati di 1.047 altri utenti di app, aggiungendo mal di testa e perdita dell’olfatto e del gusto. Quest’ultimo è apparso in tutti i gruppi, ma è stato più duraturo nei casi più lievi.

Usando i dati dei primi cinque giorni di sintomi riportati e informazioni come l’età del paziente, il sesso e altre condizioni mediche, il team ha affermato che poteva prevedere se un paziente avrebbe avuto bisogno del supporto respiratorio il 79% delle volte. Le sole caratteristiche del paziente determinerebbero un tasso di successo inferiore al 70%.

Come qualsiasi altro studio Covid-19, questo lavoro promettente potrebbe beneficiare di ulteriori ricerche. Se i dati sono accurati, i medici potrebbero essere in grado di prevedere quali pazienti potrebbero sviluppare complicanze Covid-19 e salvare ancora più vite. Tutto dipende dalla capacità del paziente di tracciare correttamente i sintomi e trasmetterli ai caregiver. Il team ha concluso che il tempo medio per raggiungere l’ospedale è di 13 giorni. L’unico modo oggettivo per farlo è con l’aiuto di un dispositivo intelligente e la registrazione tempestiva dei dati. Un’app potrebbe aiutare ancora di più.

Annalisa Tellini

Musicista affermata e appassionata di scrittura Annalisa nasce a Colleferro. Tuttofare non si tira indietro dalle sfide e si cimenta in qualsiasi cosa. Corista, wedding planner, scrittrice e disegnatrice sono solo alcune delle attività. Dopo un inizio su una rivista online di gossip Annalisa diventa anche giornalista e intraprende la carriera affidandosi alla testata FocusTech per cui attualmente scrive

Recent Posts

Ruolo del rilascio di serotonina nella depressione: nuove scoperte per il trattamento

Il ruolo della serotonina nella depressione è stato a lungo un tema di interesse scientifico e medico. Per decenni, la serotonina…

19 Settembre 2024

Recensione Huawei Watch GT 5: eleganza e qualità alla portata di tutti

Huawei Watch GT 5 è il nuovo smartwatch di fascia medio-alta dell'azienda cinese, capace di mettere a disposizione del consumatore…

19 Settembre 2024

Il mistero del cromosoma Y: la nostra specie è a rischio estinzione?

Il cromosoma Y, custode dei geni che determinano le caratteristiche maschili, sta vivendo un lento declino. Nel corso dell'evoluzione, ha…

19 Settembre 2024

Attenzione alla nuova truffa del pacco Amazon

Avete ricevuto a casa un pacco Amazon che non avete ordinato e al suo interno c'è solamente un codice QR?…

19 Settembre 2024

Propofol: come l’anestetico interrompe i percorsi della coscienza

Il propofol è un farmaco ampiamente utilizzato in anestesia per la sua capacità di indurre rapidamente uno stato di incoscienza.…

19 Settembre 2024

WhatsApp: finalmente si possono menzionare i contatti negli stati

WhatsApp continua a sfornare novità interessanti. Dopo averci lavorato per diverse settimane, la funzione che permette di menzionare i contatti…

18 Settembre 2024