Wayne Garcia è il nome del volontario che, per tre volte alla settimana, si sta sottoponendo ad uno studio interessante. L’obiettivo di quest’ultimo e combattere la demenza (o almeno provarci).
Wayne racconta come i suoi genitori e i suoi nonni abbiano sofferto di demenza e l’idea che un giorno possa toccare a lui lo spaventa. Ecco perché ha deciso di prendere parte a questo studio.
La realtà virtuale potrebbe combattere la demenza
I test a cui si sta sottoponendo il signor Garcia sono piuttosto semplici da spiegare. Tre volte alla settimana inizia a pedalare su una cyclette con un visore per la realtà aumentata in testa.
In questo visore c’è un “gioco” che dovrebbe aiutare molto la sua memoria. Di fatto deve riuscire a ricordare la segnaletica che appare durante il percorso e allo stesso tempo raccogliere alimenti per nutrire alcuni animali.
Secondo gli scienziati in questo modo si compie un allenamento molto completo, si tiene allenato il corpo a livello fisico a causa della pedalata e si tiene allenata la mente facendo esercizi di memoria e di decisioni rapide.
In questo modo si riesce a capire come il cervello delle persone risponde a determinati stimoli, se in modo corretto o sbagliato ma anche con quale rapidità. Questa presunta cura però non sempre ha avuto effetti benevoli.
Di fatto su 40 persone, 4 si sono ritirate dallo studio perché accusavano la chinetosi, ovvero il disturbo neurologico causato da spostamenti ritmici o irregolari del corpo durante un moto, ad esempio su una giostra o su un mezzo di trasporto.
Nel corso del prossimo anno saranno reclutati nuovi partecipanti, con età compresa tra i 50 e gli 80 anni, per vedere che effetti avrà e se questa cura potrà effettivamente aiutare tante persone.