Secondo un nuovo studio, sentirsi soli e depressi può accelerare il nostro processo di invecchiamento, più del fumo o di altre malattie. Come molti di noi sanno oltre ad avere un’età cronologica, basata sulla nostra data di nascita, abbiamo anche un’età biologica, ossia quella basata sull’invecchiamento e sulle funzioni del nostro corpo, che può essere influenzata da alcuni fattori come la genetica e il proprio stile di vita.
Studi precedenti hanno suggerito che maggiore è l’età biologica, più c’è il rischio di avere malattie e rischio di morte. Ora i ricercatori affermano di aver creato un modello digitale dell’invecchiamento, rivelando l’importanza della salute psicologica. Il messaggio principale di questo studio è quello che il nostro corpo e la nostra anima sono collegati.
I ricercatori di Deep Longevity, Stanford University e The Chinese University di Hong Kong, riferiscono come hanno costruito un “orologio dell’invecchiamento” basato sui dati raccolti da 4.846 adulti nel 2015. Ciò includeva 16 biomarcatori del sangue, inclusi i livelli di colesterolo e glucosio, il sesso dei partecipanti e informazioni come la pressione sanguigna, l’indice di massa corporea e le misure della funzione polmonare. Il team ha confrontato quindi la loro età cronologica con quella effettiva, scoprendo una differenza di quasi 5 anni al di sopra e al di sotto dell’età reale del partecipante.
Quando il modello è stato applicato ad altri 2.617 adulti con malattie associate all’invecchiamento, si prevedeva che quelli con una storia di ictus, malattie del fegato e condizioni polmonari fossero più vecchi di 4.451 adulti sani abbinati a loro in ordine cronologico. età, sesso e area abitativa. L’effetto medio di queste condizioni non ha aggiunto più di 18 mesi all’età prevista. Tuttavia, il team ha riscontrato altre influenze sul ritmo di invecchiamento. Fattori psicologici, come sentirsi infelici o soli, sommano fino a 1,65 anni alla propria età biologica.
Ovviamente la cifra è una stima, non da ultimo poiché il modello presume che sentimenti diversi come disperazione o paura siano indipendenti l’uno dall’altro, lo studio sottolinea l’importanza dello stato psicologico nella velocità con cui invecchiamo. Il team riferisce inoltre che si prevede che le persone che fumano abbiano 15 mesi in più rispetto ai loro coetanei non fumatori, mentre essere sposati riduce l’età biologica di circa sette mesi. Si prevede che le persone che vivono nelle aree rurali abbiano quasi cinque mesi in più rispetto ai loro coetanei urbani. Si aggiungono alle prove esistenti provenienti dal Nord America e dall’Europa che fattori come lo stress e la bassa posizione socioeconomica sono correlati all’invecchiamento accelerato. Sarà importante in futuro verificare se queste previsioni vengono soddisfatte ripetendo i test per un certo numero di anni.
Foto di Lukas_Rychvalsky da Pixabay
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