Difesa planetaria: agenzie spaziali pronte per abbattere gli asteroidi

Date:

Share post:

La difesa planetaria, è finalmente stata presa in esame dalla NASA e l’ESA, per capire se possiamo difenderci con successo dal flagello delle rocce spaziali. Gli scienziati non sono ancora sicuri del risultato. L’obiettivo, che hanno scelto per la prova, è l’asteroide Didymos B, di circa 160 metri di diametro, la metà di un sistema binario di asteroidi. Didymos B orbita attorno al più grande asteroide Didymos A ogni 11,92 ore.
 
difesa planetaria
 

Il sistema Didymos è classificato come Near-Earth Object (NEO), il che significa che non è troppo vicino, ma che potrebbe colpirci, rendendolo perfetto per testare la nostra difesa planetaria dai meteoriti. Il progetto congiunto di valutazione dell’impatto e della deflessione degli asteroidi (AIDA), lanciato dall’ESA e dalla NASA nel 2015, sarà il veicolo spaziale DART (Double Asteroid Redirection Test) della NASA.

“Oggi siamo i primi umani nella storia ad avere la tecnologia per deviare un asteroide dall’impatto sulla Terra”, ha detto l’astronomo Ian Carnelli dell’ESA alla Technology Review. “La domanda chiave a cui resta da rispondere è: le tecnologie e i modelli che abbiamo sono abbastanza validi per funzionare davvero? E’ necessario disporre di una difesa planetaria. Bene, AIDA è la difesa per il pianeta Terra”.

difesa planetaria

 

Dart ci regalerà posti in prima fila sulla nostra sorte

Tuttavia, potrebbero esserci delle complicazioni. Quando l’agenzia spaziale giapponese JAXA ha bombardato l’asteroide Ryugu in aprile, ha creato un cratere molto più grande del previsto. Inoltre, il materiale sulla superficie si è comportato come la sabbia, il che potrebbe influire sull’efficacia della deflessione. “Se la gravità domina anche su Didymos B,  potremmo finire con un cratere molto più grande di quanto i nostri modelli e gli esperimenti di laboratorio fino ad oggi abbiano dimostrato”, ha spiegato lo scienziato planetario Patrick Michel del CNRS.

“In definitiva, si sa molto poco sul comportamento di questi piccoli corpi durante gli impatti e questo potrebbe avere grandi conseguenze per la difesa planetaria”. La missione è prevista per il lancio nel luglio 2021, con l’impatto previsto per settembre 2022. Un cubesat chiamato LICIAcube si staccherà dall’imbarcazione DART poco prima dell’impatto e trasmetterà le foto dell’impatto sulla Terra per l’analisi, quindi avremo posti in prima fila per vedere se siamo condannati o meno.

Related articles

Come l’istruzione protegge il cervello dall’invecchiamento

L'istruzione supplementare e la formazione continua sono temi spesso associati al miglioramento delle competenze professionali e alla crescita...

Droni con visione ultra-precisa grazie alla tecnologia ispirata agli occhi dei gatti

Una svolta nel campo della visione artificiale potrebbe cambiare per sempre la capacità di droni, veicoli autonomi e...

Tatto Umano: scoperte rivoluzionarie sui 16 tipi di cellule nervose

La percezione tattile è una delle capacità sensoriali più affascinanti e complesse dell'essere umano, permettendoci di interpretare il...

Lettura: come le relazioni parasociali migliorano il benessere psicologico

La lettura è molto più che un semplice passatempo: essa può influenzare profondamente il nostro benessere psicologico, in...