Il nostro DNA è differente rispetto ai nostri antenati del solo 7%

Tramite un apposito strumento genetico, gli scienziati sono riusciti a identificare il DNA unico di ogni persona, del solo 7%

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Foto di Arek Socha da Pixabay

Gli scienziati hanno recentemente fatto un altro passo in avanti verso la spiegazione sul perché ogni essere umano è unico e diverso rispetto ai nostri vecchi antenati. Nello specifico, è stato usato un nuovo strumento che potrebbe consentire confronti più precisi tra il DNA degli esseri umani moderni e quello dei nostri antenati estinti. Solo il 7% del nostro genoma è condiviso in modo univoco con altri umani e non condiviso da altri primi antenati, secondo uno studio pubblicato venerdì sulla rivista Science Advances.

 

L’unicità del DNA rispetto alle specie passate

La ricerca si basa sul DNA estratto da resti fossili di Neanderthal e Denisova, ormai estinti, risalenti a circa 40.000 o 50.000 anni fa, nonché da 279 persone moderne di tutto il mondo. Gli scienziati sanno già che le persone moderne condividono parte del DNA con i Neanderthal, ma persone diverse condividono parti diverse del genoma. Uno degli obiettivi della nuova ricerca era identificare i geni esclusivi dell’uomo moderno.

È un problema statistico difficile e i ricercatori “hanno sviluppato uno strumento prezioso che tiene conto dei dati mancanti negli antichi genomi”, ha affermato John Hawks, un autore dello studio. I ricercatori hanno anche scoperto che una frazione ancora più piccola del nostro genoma, appena l’1,5%, è unica per la nostra specie e condivisa tra tutte le persone viventi oggi.

Quelle schegge di DNA possono contenere gli indizi più significativi su ciò che distingue veramente gli esseri umani moderni. “Possiamo dire che quelle regioni del genoma sono altamente arricchite per i geni che hanno a che fare con lo sviluppo neurale e la funzione cerebrale”, ha detto il biologo computazionale Richard Green, coautore dello studio.