Anche se ormai la moda sembra avere superato le orecchie del grande pubblico, i droni continuano ad avere mercato in una certa nicchia. Negli scorsi anni c’è stato un piccolo di popolarità incredibile e il numero di questi dispositivi in circolazione ha raggiunto cifre da capogiro. Per quanto sembra facile usarne uno, risulta anche molto facile fare danni, ma soprattutto di qualsiasi tipo.
La loro versatilità è sia un punto di forza che un potenziale punto debole e dal momento che la legislatura in merito risulta essere in una zona di grigio, in alcuni paesi più che altri, è difficile riuscire anche a prevedere certi eventi. In ogni caso tra i più pericolosi ovviamente ci sono quelli relativi ai voli, sia commerciali che di altra natura.
Droni vs Aerei
In appena una settimana sono accaduti due sono accaduti due avvenimenti degni nota, una è ovviamente quello più conosciuto che ha riguardo l‘aeroporto britannico di Gatwick mentre un altro riguardo un aereo di linea messicano. Quest’ultimo è stata una vera catastrofe sfiorata dove un Boeing 737-800 con a bordo 189 tra passeggeri, piloti e assistenti di volo ha letteralmente urtato contro un drone. Il volo stava per concludere il viaggio ed era prossimo all’atterraggio e per fortuna non è successo nulla.
Il secondo avvenimento della settimana riguarda l’ormai famoso aeroporto di Gatwick dove centinaia di voli sono stati cancellati e migliaia di persone sono rimaste bloccate a terra. La scelta è nata dall’avvistamento di un drone nei cieli sopra la struttura il quale avrebbe potuto mettere a rischio qualsiasi aereo, di passaggio, in arrivo o in partenza.
Il problema di questi dispositivi è che nonostante sia ovviamente proibita la loro circolazione in questi spazi aeri risultano essere troppo piccoli per essere individuati dai radar. Per esempio un aggiornamento delle ultime ore sulle indagini riguardo l’avvenimento appena citato è che è possibile che non ci sia stato nessuno drone.