Droni: la nuova disciplina europea e come sono regolamentati

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I droni sono ad oggi degli strumenti tecnologici ormai utilizzati in molti ambiti diversi e per scopi molti vari per la cui disciplina giuridica è intervenuta la nuova normativa europea: ecco di cosa si tratta.

I droni sono dei dispositivi aeromobili telecomandati e senza equipaggio che costituiscono una settore in rapidissima crescita. Ormai se ne trovano in commercio di tutti i tipi e per tutti i tipi di utenti. Secondo il Consiglio di Stato Europeo, la creazione e lo sviluppi di questi strumenti tecnologici ha portato alla creazione di nuovi posti di lavoro e di una crescita per lo sviluppo economico dell’unione. È proprio per questo motivo e per la loro sempre maggiore importanza, quindi, che l’Unione Europea ha deciso di elaborare una normativa che disciplini il pilotaggio a distanza dei droni all’interno dello spazio aereo europeo.

 

Il regolamento europeo

L’Unione è intervenuta con un regolamento, fonte giuridica che per sua natura è automaticamente vincolante per tutti gli Stati membri, a sottolineare ancora una volta l’importanza di tale atto. Con questo intervento si sono previste non solo la revisione del mandato dell’AESA, Agenzia Europea per la Sicurezza Aerea, sia delle nuove regole di sicurezza per l’aviazione civile.

In particolare, le nuove norme prevedono dei principi di base per la tutela della sicurezza, della privacy, di riduzione della burocrazia e di incoraggiamento dell’innovazione, fondamentale in questo campo. Il Consiglio d’Europa ha soprattutto pensato ad escludere quelle regole che possono andare a soffocare lo sviluppo dell’imprenditoria in questo settore, il che dovrebbe andare a favorire invece le piccole imprese e le Start Up. Vengono previste anche delle procedure di addestramento dei piloti molti più snelle.

Inoltre, la nuova normativa si dedica anche ai rischi dell’aviazione civile attraverso la valutazione dei rischi. Vengono previste, quindi, tre categorie di operazioni. Le prime, Open, sono caratterizzate da un pericolo molto basso e richiedono che il volo si svolga sempre a vista del pilota. Le seconde, invece sono quelle specifiche, le quali prevedono anche dei voli al di fuori del campo visivo del pilota.

Le terze sono quelle previste per droni preposti al trasporto di merci pericolose o spostamento di persone. In questo ultimo caso, data la maggiore pericolosità, vengono richieste delle certificazioni per il drone e il suo pilota. Infine, sono stati previsti anche due nuovi sistemi di sicurezza da installare sui droni. La prima vieta l’accesso in determinate zone al drone, mentre il secondo permette che l’autorità possa identificare a distanza il proprietario dell’aeromobile.

Federica Vitale
Federica Vitalehttps://federicavitale.com
Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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