Quando si parla di Ebola nella mente della maggior parte di noi parte solo un eco, una pandemia che sembrava sarebbe dovuta dilagare anni fa. Si è passati dall’eccessivo allarmismo al silenzio radio, due estremi che in entrambi casi hanno non hanno fatto bene. Il virus dell’Ebola non è stato debellato e in alcune zone del mondo continua a essere presente. Ogni tanto compare una notizia della diffusione al di fuori dell’Africa e questo è il caso.
Come da titolo, il virus dell’Ebola ha fatto la sua comparsa in Giappone, ma è stato fatto in modo controllato. L’anno prossimo ci saranno le Olimpiadi di Tokyo 2020 e questo vuol dire che nel paese ci sarà un grande, un enorme, afflusso di persone, dagli atleti ai turisti. Il virus non è neanche comparso da solo, ma è arrivato con altri quattro agenti patogeni pericolosi.
L’Ebola e le Olimpiadi di Tokyo
In realtà queste cinque entità non sono arrivate in Giappone naturalmente, ma sono stati portati dagli scienziati e ricercatori del National Institute of Infectious Diseases del ministero della salute giapponese. Sono stati introdotti, in modo controllato ovviamente, per poter studiare come agire nel caso di una comparsa naturale dell’Ebola e di quattro tipi di febbre emorragica virale.
Nel paese non sono stati registrati casi collegati a questi patogeni, ma il grande afflusso di persone potrebbe cambiare la situazione. Agire preventivamente è il modo migliore di agire, ma la ovvia speranza è che tutti fili liscio e che non ci siano pandemie di alcun genere.