Come le elezioni presidenziali americane influenzeranno la politica spaziale

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Lo spazio non è uno dei grandi campi di battaglia delle elezioni presidenziali. Il presidente Donald Trump e l’ex vicepresidente Joe Biden non hanno parlato molto dell’ultima frontiera durante la corsa del 2020. Ma gli Stati Uniti hanno molto a cuore la politica spaziale e stanno già pensando come potrebbe prendere forma nei prossimi anni dai due candidati. Mentre attendiamo dunque il vincitore delle elezioni, con Biden attualmente in vantaggio rispetto a Trump, andiamo a vedere la posizione dei due nell’ambito della politica spaziale.

 

Il futuro della politica spaziale con Trump

Trump è stato piuttosto attivo nel regno della politica spaziale. Ad esempio, ha resuscitato il National Space Council, che era rimasto inattivo dall’inizio degli anni ’90. Trump ha anche firmato cinque diverse direttive sulla politica spaziale, tra cui quella di inviare gli Stati Uniti sulla Luna e oltre. La NASA sta lavorando per raggiungere questi obiettivi tramite il suo programma Artemis di esplorazione lunare con equipaggio, che mira a stabilire una presenza umana sostenibile su e intorno alla luna entro il 2028.

Trump ha anche firmato un ordine esecutivo all’inizio di quest’anno affermando che l’estrazione spaziale è compatibile con l’Outer Space Treaty del 1967, la spina dorsale del diritto spaziale internazionale. Il presidente ha anche costantemente cercato di aumentare il budget della NASA durante il suo mandato. Gran parte dell’aumento dei finanziamenti è stato destinato alla spinta lunare con equipaggio.

 

E se vincesse Joe Biden? Come cambierebbe la politica spaziale?

Per Joe Biden il discorso è molto più speculativo, ma ecco alcune plausibili ipotesi. Alcuni esperti ad esempio hanno previsto che la politica spaziale statunitense non cambierà drasticamente se Biden vincerà le elezioni. Biden in effetti ha dichiarato che la lotta al cambiamento climatico sarà una priorità della sua amministrazione se vincerà la Casa Bianca. Dunque questo sarebbe un allontanamento dall’attuale amministrazione.

Tornando al lato delle somiglianze, un presidente Biden potrebbe anche essere abbastanza amichevole nei confronti dei voli spaziali commerciali. Dopotutto, Biden è stato vicepresidente durante l’amministrazione del presidente Barack Obama, le cui richieste di budget federale hanno diretto la NASA a trasferire le operazioni con equipaggio in orbita terrestre a taxi privati come la capsula Crew Dragon di SpaceX.

È troppo presto per speculare su altre questioni importanti, come se un presidente Biden manterrà l’attuale amministratore della NASA, Jim Bridenstine. Non ci resta a questo punto che aspettare la fine delle elezioni e vedere come si muoverà il vincitore nell’ambito della politica spaziale.

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Marco Inchingoli
Marco Inchingoli
Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

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