Ha dato il via alla sfida per mostrare il proprio volto invecchiato o ringiovanito sui principali social network. Stiamo parlando di FaceApp, l’applicazione che consente in pochi secondi di caricare una foto già presente nella nostra libreria e applicare diversi effetti con risultati sorprendenti. Tra i filtri più gettonati, ovviamente, ci sono età e caratteristiche specifiche come barba, colore dei capelli e trucco.
Ma l’invecchiamento è la vera fortuna dell’App. Milioni di utenti, compresi i profili VIP e gli influencer, non hanno resistito a condividere una versione “stagionata” di sé tra commenti increduli e divertiti. Qui di seguito qualche immagine ripresa dal web.
Ma FaceApp è pericolosa?
L’App non è nata ieri, è solo diventata famosa all’improvviso. FaceApp è opera della società russa Wireless Lab, fondata da Yaroslav Goncharov e composta da un team di quattro sviluppatori che hanno scelto di utilizzare le reti neurali per modificare i volti in modo realistico. Negli anni l’applicazione ha perfezionato le proprie funzionalità aggiungendo la possibilità di modificare alcune zone del volto, provare un nuovo taglio di capelli o cambiare i tratti da uomo a donna e viceversa.
Il problema è che FaceApp ha un buco legato alla privacy, e inoltre non rispetta il GDPR: la privacy policy viene accettata dall’utente per silenzio assenso e non è mai stata aggiornata da anni. Le foto inoltre, vengono tenute praticamente all’infinito, per farci cosa non è spiegato.
I rischi legati a FaceApp sono gli stessi di molte altre applicazioni. Quello che stiamo dando a FaceApp lo diamo anche a Google, Facebook, Instagram e a centinaia di altre app che chiedono fotografie e dati di ogni tipo. App gratuite, che a differenza di quelli di FaceApp, hanno la necessità di far fruttare i dati che gli diamo.
E buona cosa ricordare a tutti che in pratica stiamo regalando fotografie di volti ad una società russa.
Il problema è che tutte queste informazioni sono potenzialmente a rischio e su FaceApp ancor di più vista la situazione della privacy. Intanto gli sviluppatori ringraziano vista la mole di dati e di scaricamento di questi pochi giorni, solo sulla piattaforma di PlayStore si stimano cento milioni di download senza contare quelli a pagamento visto che l’applicazione ha anche una versione deluxe che consente di avere più filtri ed effetti a disposizione per un costo di 1,99€ al mese.