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Facebook blocca esperimenti sull’intelligenza artificiale: due bot avevano sviluppato un proprio linguaggio

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Facebook sospende alcuni esperimenti sull’intelligenza artificiale, visto che due bot hanno cominciato ad utilizzare un linguaggio di comunicazione diverso dall’Ingle01se. Compito dei bot era proprio quello di migliorare l’efficienza della comunicazione attraverso un sistema di incentivi, ma a quanto pare non tutto è andato secondo i piani della compagnia.

I bot di comunicazione dei sistemi IA di Facebook sono stati progettati inizialmente per comunicare tra di loro. Una svista nella programmazione però ha creato un enorme problema. Non è stata codificato alcun incentivo/ricompensa affinché la comunicazione avvenisse esclusivamente in Inglese.

Così i bot hanno cominciato gradualmente a creare un proprio linguaggio, basato sull’inglese ma che col passare del tempo si è discostato sempre più dalla matrice originale, al punto da non essere più comprensibile dagli esseri umani. Questo risultato sorprendente è in realtà un’evoluzione che succede quotidianamente anche nel nostro linguaggio naturale. I bot di comunicazione hanno sviluppato parole chiave o frasi in codice per comunicare in maniera più rapida ed efficiente.

Facebook: terminati esperimenti sulle IA, avevano sviluppato un proprio linguaggio

Quando il linguaggio è risultato non più comprensibile agli esseri umani, i ricercatori di Facebook hanno deciso di staccare la spina ai chatbots e di terminare il progetto. Lo sviluppo di un linguaggio artificiale non è l’unico risultato conseguito dai chatbots. Tra i progressi registrati anche l’appresa capacità di negoziare e di mostrare interessi per determinati oggetti che l’Intelligenza Artificiale ha reputato di importanza fondamentale per migliorare la resa di affari futuri.

Facebook, così come Google e Microsoft, sta investendo tantissime risorse nell’Intelligenza Artificiale. Nonostante siano anni che le aziende stiano lavorando alacremente a questa tipologia di progetti, possiamo dire che è un campo di ricerca praticamente nuovo. C’è chi vede di buon auspicio l’avvento di Intelligenze Artificiali al servizio dell’uomo, capaci di prendersi carico dei compiti più onerosi e lasciare agli esseri umani tempo libero e risorse per realizzare ciò che realmente desiderino.

Altri invece mettono in guardia contro i pericolo di un’Intelligenza Artificiale forte, autonoma, che potrebbe sostituirsi agli esseri umani. Tra questi anche Elon Musk, uno dei personaggi più preoccupati dall’utilizzo indiscriminato delle IA e delle sue ripercussioni sull’essere umano.

 

FONTE

 

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