Una donna ha visto sospendere il proprio account a causa di un errore interno generato dal motore Facebook per la gestione dei nominativi. Non immaginerete mai il perché…
Facebook ti blocca se anche nomini l’ISIS
Una signora ha dovuto assistere alla momentanea sospensione del suo account a causa del suo stesso nome ritenuto a tutti gli effetti compromettente a causa di probabili falsi i generalità e contenuti offensivi.
«Perché mi è stato disattivato l’account? ISIS è il mio vero nome». Questa la pronta risposta rilasciata su Twitter martedì scorso della donna che si è ritrovata ingiustamente coinvolta in questa disagevole situazione. Il giorno successivo ha poi espresso la propria indignazione a Facebook per l’accaduto risolvendo la propria frustrazione con la prova della sua identità fornita attraverso la scansione del suo passaporto.
Oltretutto ISIS Anchalee non è nemmeno tanto estranea all’ambiente sociale visto che è il leader indiscusso della campagna contro il sessismo ed i pregiudizi in campo tecnologico. Lo prova il fatto l’ingegnere ha iniziato una fruttuosa campagna tramite l’hashtag #ILookLikeAnEngineer. Una mossa quindi che stupisce quella di Facebook che non ha riconosciuto così l’identità della donna se non con una prova documentata.
Il fatto è stato chiarito con un comunicato ufficiale il giorno successivo dove spiega ad NBC News come la sospensione del profilo è stato solo uno spiacevole errore dovuto ai controlli sulle false profilazioni social. Inoltre Facebook si è poi scusata pubblicamente per l’accaduto. All’azienda è stato chiesto il motivo di tale sospensione. A tale scopo è stato ribadito che, a seguito di numerose segnalazioni da parte di utenti che avevano interpretato come spam ed inappropriato il profilo, Facebook si è vista costretta alla sua momentanea chiusura.
Facebook, la responsabilità della vicenda
L’unica colpa attribuibile alla società è stata quella di non prendere attentamente in esame il fatto contrassegnandolo come falso positivo anziché procedere alla sua disattivazione. Cosa che ha causato uno spiacevole equivoco.
Facebook si rifiuta di divulgare informazioni su chi ha contrassegnato o meno come inappropriato il profilo certo è che la nova politica sta creando non poco isterismo nelle masse che ora hanno intrapreso una crociata planetaria per la lotta al nemico islamico a seguito delle vicende di Parigi e dell’espressa volontà di Anonymous di combattere il nemico con ogni mezzo disponibile.
Fonte: NBCNews