News

Facebook combatterà la disinformazione su Covid-19 inviando notifiche agli utenti

Facebook invierà notifiche agli utenti che amano, condividono o commentano i post inerenti al Covid-19 che violano i termini di servizio dell’azienda, così recita un rapporto di Fast Company. In pratica se un utente interagisce con un post che viene successivamente rimosso, Facebook invierà una notifica all’utente dicendogli che il post è stato rimosso.

Se l’utente fa clic sulla notifica, verrà indirizzato a una pagina di destinazione con uno screenshot del post e una breve spiegazione del motivo per cui è stato rimosso. La pagina di destinazione conterrà anche collegamenti a risorse e azioni educative Covid-19, come smettere di seguire il gruppo che l’ha pubblicata.

Questa è un’espansione dei precedenti tentativi di Facebook di combattere la disinformazione . Prima di questo, la società mostrava un banner nel feed delle notizie, esortando gli utenti che avevano interagito con contenuti che erano stati rimossi, ad “Aiutare amici e familiari a evitare false informazioni su Covid-19”.

Ma gli utenti erano spesso confusi da ciò a cui si riferiva il banner, ha riferito a Fast Company un product manager di Facebook. La speranza è che il nuovo approccio sia più diretto del banner, evitando comunque di rimproverare gli utenti o di riesaminarli alla disinformazione.

 

Covid-19, Facebook in ritardo nella lotta contro la disinformazione

L’approccio modificato di Facebook sta arrivando dopo un anno dall’inizio della pandemia. Le notifiche non sfatano le rivendicazioni nei post rimossi. Inoltre, non si applicano ai post su cui in seguito vengono applicate etichette di verifica dei fatti. Ciò significa che la disinformazione meno pericolosa ha ancora la possibilità di diffondersi.

Facebook ha agito un po’ in ritardo sulla disinformazione che l’azienda non considera pericolosa. Sebbene le teorie del complotto sui vaccini Covid-19 si siano diffuse per mesi, Facebook ha iniziato a rimuovere la disinformazione del vaccino solo a dicembre. La domanda ora è: non sarà troppo tardi?

Foto di user5391341 da Freepik

Marco Inchingoli

Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

Recent Posts

Impianti neurali rivestiti di farmaci: la nuova frontiera contro il rigetto immunitario

Nel campo delle neuroscienze e della medicina rigenerativa, una delle sfide più ostiche è rappresentata dal rigetto immunitario che spesso…

4 Luglio 2025

Bere caffè allunga la vita? Sì, ma solo se è senza zucchero

Il caffè è una delle bevande più amate al mondo: stimola, accompagna le nostre pause e – secondo uno studio…

4 Luglio 2025

iPhone 17 Pro Max avrà un’autonoma da record

Mancano oramai poche settimane al lancio sul mercato dei nuovi iPhone 17 (settembre 2025). Stando agli ultimi rumor, iPhone 17…

4 Luglio 2025

Amazon: ecco le migliori offerte Prime Day in anticipo

Il Prime Day di Amazon è alle porte e, nonostante la festa delle offerte partirà l'8 luglio a mezzanotte, già…

3 Luglio 2025

Newgrange: la tomba misteriosa dell’Irlanda neolitica

Nel cuore dell’Irlanda orientale, a circa 50 km da Dublino, sorge Newgrange, un maestoso tumulo funerario costruito intorno al 3100…

3 Luglio 2025

L’Universo potrebbe avere una memoria: la teoria che riscrive le leggi della fisica

L’ipotesi rivoluzionaria della “Quantum Memory Matrix” La fisica moderna potrebbe essere sull’orlo di una nuova svolta. Florian Neukart, professore e…

3 Luglio 2025