Presto vedremo meno “cure miracolose” tra le notizie sulla nostra homepage, secondo Facebook. La società ha promesso di controllare e limitare la visualizzazione di post che diffondono notizie infondate per quanto riguarda l’ambito medico, oltre che rendere più difficile reperire prodotti e trattamenti “fai da te” e ridurre al minimo i contenuti in materia di salute non consoni a precisi standard qualitativi.
Facebook parte all’attacco dei millantatori
“Sappiamo che alle persone non piacciono i post che diffondono sensazionalismi o spam“, ha detto il product manager di Facebook Travis Yeh in un comunicato stampa, “contenuti ingannevoli soprattutto inerenti la salute sono particolarmente nocivi per la nostra comunità“. L’aggiornamento arriva dopo le segnalazioni promosse su Facebook da alcuni utenti, che hanno lamentato la presenza di gruppi di persone convinte, ad esempio, che la candeggina possa curare l’autismo o che le iniezioni di bicarbonato di sodio fungano da trattamento per il cancro.
Affrontare il problema della disinformazione legata alla salute è un compito arduo: 2,38 miliardi di persone in tutto il mondo usano Facebook, pari a circa un terzo della popolazione mondiale. Secondo uno studio del 2018 del Pew Research Center, due terzi degli adulti americani si rivolgono a Facebook per reperire notizie e stimare esattamente quanti post di Facebook appartengano a questa categoria di contenuti sgradita è un’impresa tutt’altro che semplice.
Il nuovo algoritmo pone un fondamentale argine a questa annosa problematica
L’anno scorso, Facebook ha dichiarato di aver cancellato 1,23 miliardi di messaggi di spam nel terzo trimestre del 2018; sono stati rilevati almeno 74 gruppi di spamming, phishing e hacking. Mentre questi stessi gruppi non contenevano messaggi di spam indirizzati ai consumatori, questi vengono spesso considerati come “luoghi di ritrovo criminali“, dove unirsi a uno di questi gruppi dà vita ad una sorta di catena che spinge sempre più utenti a parteciparvi.
Facebook afferma che la procedura di segnalazione aggiornata per i contenuti sanitari è duplice: tramite essa, il social network sarà in grado di stabilire se un post sulla salute esageri o inganni e se promuove un prodotto o un servizio basato su un reclamo relativo alla salute. Le modifiche sono descritte solo come “aggiornamenti di classifica“, specificamente riferiti alle notizie che vengono visualizzate sulla pagina principale del social. I gruppi privati potrebbero essere invece più difficili da trovare, ma gli aggiornamenti di Facebook potrebbero già costituire un fondamentale passaggio per portare allo scoperto queste pericolose fonti di disinformazione.