L’applicazione Prisma, che trasforma foto (e da poco anche video) in opere d’arte, lancia una nuova funzione su Facebook Live. Grazie ad un nuovo aggiornamento, infatti, Prisma permetterà agli utenti del social network di Zuckerberg di avviare dirette streaming con la possibilità di applicare fino ad otto filtri.
Prisma nelle dirette Facebook…Ma solo su iPhone
Ci sono però alcune limitazioni: attualmente questa possibilità è disponibile solamente su iPhone 6S e iPhone 7. Gli sviluppatori di Prisma hanno fatto sapere che ciò è dovuto al fatto che applicando i filtri nei video in diretta richiede una notevole potenza di calcolo da parte del dispositivo, e solo hardware di recente fattura – come appunto i due melafonini – sono in grado di gestirla.
Per sviluppare l’app, il team di Prisma ha lavorato ad un codice open-source chiamato DeepArt e la tecnica base di “style transfer” delle immagini/video in opere d’arte è teoricamente facile da replicare. La stessa Google sta lavorando ad un software di “style transfer” simile a Prisma, e anche Facebook ha presentato i suoi filtri che saranno prossimamente disponibili negli USA.
Il CEO di Prisma, Alexey Moiseenkov, conscia del fatto che Facebook e Google stanno lavorando ad app simili alla sua, ha dichiarato di essere felice che grandi aziende di tecnologia stanno lavorando sul trasferimento di stile, e di non essere affatto preoccupata ma di pensare solo a migliorare Prisma. Ultimamente l’app ha infatti introdotto diverse migliorie, come la possibilità di scegliere qualsiasi aspetto, il supporto alle FIG, la capacità di elaborare video offline su Android. Inoltre, la società ha promesso di rendere l’applicazione più sociale, in futuro.
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Secondo diverse indiscrezioni, Facebook era in procinto di acquisire Prisma (rumor confermato da una visita del CEO Moiseenkov alla sede di Facebook all’inizio di quest’anno) ma per il momento sembra che la società voglia rimanere indipendente. Ovviamente Prisma dovrà continuare ad offrire contenuti interessanti se vuole tenere lontana la concorrenza di colossi come Facebook e Google.