Il social network di Menlo Park ha attuato una politica repressiva nei confronti di oltre 30.000 account Facebook falsi, nel corso di queste ore. Una misura che cammina di pari passo al fenomeno delle cosiddette fake news, ora al vaglio della nuova policy di servizio, che punta ad una piattaforma sgombera dalla disinformazione.
Facebook, di fatto, ha attuato la sospensione di numerosi account in territorio francese, dove lo spam e la notizie bufala sono state direttamente collegate a pagine ed account non attribuibili ad utenti reali.
La notizia giunge a soli dieci giorni dalle ultime presidenziali francesi, ed è stata resa nota direttamente dalla dirigenza Facebook in un post ufficiale, in cui si annunciano ottimizzazioni ai sistemi di tracking e valutazione degli account fasulli.
Il comunicato, nello specifico, cita il fatto che “Con questi cambiamenti ci aspettiamo che si riduca drasticamente la diffusione di spam, disinformazione e altri contenuti ingannevoli, che spesso sono condivisi dai creatori di account falsi. In Francia, ad esempio, tali miglioramenti ci hanno permesso di agire contro più di 30mila account fake”
Sebbene lo sviluppatore sia intervenuto dicendo che è impossibile procedere al minuzioso controllo degli account falsi sul social, la compagnia conta di incrementare l’efficacia di azione, fornendo priorità specifica agli account maggiormente in evidenza, chiaramente responsabili di maggior traffico e clickbaiting.
La società, poi, conclude dicendo che “Lo sforzo profuso a favore di questa manovra è da ritenersi complementare ad altre iniziative annunciate in precedenza, volte a ridurre la diffusione di disinformazione e notizie false”. Da parte nostra, non possiamo che augurarci che l’impresa riesca, per quanto ardua possa essere, a tutto vantaggio di un web sgombero dalla disinformazione. E voi, cosa ne pensate?