L’alimentazione non segue regole ben precise. Persone diverse possono avere bisogno di diete diverse e in generale una persona ha bisogni diversi a secondo dell’età. Un esempio valido sono le fibre, utili sempre, ma apparentemente importantissime con l’avanzare dell’età. Secondo un nuovo studio infatti, un supplemento in questione può aiutare le funzioni cerebrali che di solito tendono proprio a deteriorarsi.
Lo studio ha preso in esame individui sopra i sessanta anni dove oltre a una dieta normali gli è stato chiesto di assumere integratori di fibre. Il periodo di utilizzo è stato di 12 settimane prima di analizzare i dati. Nello specifico si è guardato al microbioma intestinale che ormai è sempre più collegato a una salute generale di tutto il corpo, ma soprattutto del cervello. Il risultato è che ci sono degli evidenti miglioramenti in fatto di memoria.
Assumere più fibre per migliorare le proprie capacità cognitive
Si tratta al momento di un piccolo studio che però va a confermare, in senso lato, alcuni risultati ottenuti in una ricerca del 2023 dove il microbioma intestinale veniva collegato a stati come ansia, depressione e disturbi mentali. L’importanza delle fibre quindi per migliorare la flora batterica può di fatto avere effetti positivi.
Le parole dei ricercatori: “Lo studio mostra un’associazione tra l’integratore di fibre e una migliore cognizione piuttosto che un effetto causale diretto. Questo particolare test cognitivo ha un significato clinico, essendo stato identificato come un identificatore precoce della demenza di Alzheimer. Sono cambiamenti che potrebbero alterare sia la fisiologia muscolare che il comportamento cognitivo.”