Sicuramente tutti ricordiamo quando moltissime persone si convinsero che la fine dell’ultimo calendario Maya avrebbe portato con se la fine del mondo. Il giorno in cui finiva il calendario era il 21 dicembre 2012, e in molti credettero che quello sarebbe stato il giorno dell’Apocalisse. Ma così non fu e il 22 dicembre il mondo era ancora lo stesso del giorno prima. Ma ora i catastrofisti tornano all’attacco, affermando che ci sarebbe stato un errore nel calcolo delle date del calendario e che la fine del mondo è imminente e arriverà entro dicembre 2021.
Il calendario maya è quello che veniva utilizzato dai Maya, dagli Aztechi e dai Toltechi. Si tratta di un calendario molto elaborato, basato su 3 cicli di durata diversa: il ciclo Tzolkin di 260 giorni; il ciclo Haab di 360 giorni, più i “cinque giorni fuori dal tempo”; e il Lungo computo che indicava il numero di giorni trascorsi dall’inizio di quell’era maya.
I popoli mesoamericani che lo utilizzavano, non erano soliti numerare gli “anni” né del ciclo Tzolkin, né del ciclo Haab. Utilizzavano invece il Lungo computo: una numerazione progressiva dei giorni in un sistema di numerazione posizionale misto in base 13, 18 e 20. Precisamente si trattava di un numero di cinque “cifre”: la prima (quella delle “unità”) in base 20 (ovvero un numero da 0 a 19), la seconda (le “decine”) in base 18 (quindi un numero da 0 a 17), la terza e la quarta di nuovo in base 20, la quinta in base 13 (in questo caso un numero da 1 a 13, avente la funzione di zero). Queste “cifre” si scrivono da sinistra a destra, come per i numeri arabi.
Il ciclo completo del Lungo computo era quindi di 20×18×20×20×13 = 1872000 giorni (quindi circa 5125 anni), ed era multiplo del ciclo Tzolkin di 260 giorni. Il primo giorno del Lungo computo era il 13.0.0.0.0, data che è ripetuta il 21 dicembre 2012.
Secondo i Maya, ciascun ciclo del Lungo computo corrispondeva ad una diversa era del mondo. Il passaggio da un’era all’altra comportava in genere un cambiamento positivo e poteva essere preceduto da eventi significativi, ma non necessariamente catastrofici.
Il quarto ciclo, e l’ultimo di cui abbiamo notizia, è iniziato l’11 agosto 3114 a.C. e si è concluso il 21 dicembre 2012. In quella data sarebbe iniziato un nuovo ciclo, con un nuovo calendario ma sfortunatamente, a causa delle conquiste europee e della fine della civiltà Maya, l’antico popolo non ebbe il tempo di realizzarlo.
Il fatto che non ci fossero altri calendari dopo questo, convinse molte persone che quello fosse l’ultimo ciclo e che, una volta concluso, sarebbe arrivata quindi l’Apocalisse. Le prime previsioni di una fine del mondo prevista per il 21 dicembre 2012, furono opera dello scrittore e artista statunitense José Argüelles. Egli riteneva infatti che un cataclisma sarebbe dovuto avvenire il giorno stesso o comunque attorno a quella data.
La previsione non aveva all’epoca, e non ha tutt’ora, fondamenta scientifiche e storiche ed è considerata sbagliata dalla maggior parte degli studiosi dei popoli Maya. Ma nonostante ciò riscosse molto successo, fu citata su giornali, riviste e alla TV e gli è stato dedicato anche un film. Ma come afferma Sandra Noble, executive director della Foundation for the Advancement of Mesoamerican Studies, Inc., “rendere il 21 dicembre 2012 come un Giorno del giudizio o un momento di cambiamento cosmico è una completa invenzione e una possibilità per molte persone di fare profitto“.
Ma nonostante la verità si trovi molto probabilmente nelle parole della Noble, in molti nel 2012 hanno creduto che la fine del mondo fosse vicina. E alcuni non si rassegnano al fatto che l’Apocalisse non sia arrivata e che la fantomatica profezia sia rimasta disattesa.
Alcuni affermano infatti che secondo recenti studi, di cui non si trovano però pubblicazioni scientifiche, ci sarebbe un fantomatico errore di battitura nel calendario Maya. Quindi non un errore nella lettura del calendario, ma sarebbero stati proprio gli antichi scultori a scolpire male le ultime due cifre del calendario, che sarebbero invertite.
Uno scenario quanto mai improbabile, ma che comunque è stato sufficiente per convincere molte persone che la fine del mondo non era nel 2012 ma bensì nel 2021. In rete c’è chi si è spinto oltre indicando anche una fascia precisa in cui avrà luogo la fine del mondo, ovvero tra il 21 giugno e il 31 dicembre 2021, quindi anche in questo momento!
Bisogna dunque prepararsi all’imminente, quanto improbabile, Apocalisse profetizzata da stiracchiate teorie scaturite da un antico calendario? Quasi certamente no, ma questo non significa che non dobbiamo preoccuparci della fine del mondo, in particolare di quella che molto probabilmente arriverà per mano nostra, per quello che stiamo facendo al nostro Pianeta e per il modo in cui rendiamo la Terra un posto sempre meno ospitale e adatto all’essere umano.
Foto di Juan Francia da Pixabay
La lettura è molto più che un semplice passatempo: essa può influenzare profondamente il nostro benessere psicologico, in modi spesso…
Dato il grandissimo successo Panasonic Lumix S5, l'azienda orientale negli ultimi anni ha pensato di mettere a disposizione del pubblico…
Recenti scoperte scientifiche hanno portato nuove speranze per chi soffre della malattia di Huntington, nota anche come “danza di San…
Su Amazon le feste di Natale arrivano prima! Il noto e-commerce ha appena inaugurato il "Negozio di Natale". Al suo…
Il cinema è una forma d'arte che cattura l'attenzione dello spettatore attraverso storie, immagini e suoni, ma c'è molto di…
WhatsApp continua a portare in campo funzioni riguardanti gli aggiornamenti di stato. Scovate nell'ultima beta dell'app per dispositivi iOS, tracce…