Per la prima volta, probabilmente, nella storia dell’uomo è stato reso omaggio alla scomparsa di un ghiacciaio. Quello che si può considerare il funerale di un gigante di ghiaccio è avvenuto in Islanda la quale ha salutato la prima perdita a causa dei cambiamenti climatici. Il nome era Okjokull, uno dei tanti ghiacciai subartici il quale sta facendo da apripista per un destino ancora più disastro. Secondo gli scienziati circa 400 di questi sono a rischio di scomparire e il motivo lo conosciamo bene.
Per commemorare la scomparsa di Okjokull è stata messa, giusto qualche ora fa, una placca di bronzo. Alla cerimonia hanno partecipato ricercatori e i colleghi alla Rice University degli Stati Uniti, ma anche il mondo politico islandese rappresentato dal ministro per l’Ambiento e l‘alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani.
Il funerale del ghiacciaio islandese
Le parole del professore associato di antropologia della Rice University, Cymene Howe: “Questo sarà il primo monumento a un ghiacciaio perso a causa dei cambiamenti climatici in qualsiasi parte del mondo“. Queste invece le parole recitate dalla targa di bronzo: “A letter to the future. Nei prossimi 200 anni tutti i nostri ghiacciai dovrebbero seguire lo stesso percorso. Questo monumento è riconoscere che sappiamo cosa sta succedendo e cosa deve essere fatto. Solo tu sai se l’abbiamo fatto.”
Nel 1890 Okjokull copriva una vasta area di 16 chilometri quadrati. Nel 2012 quest’area era scesa a 0,7 chilometri e nel 2014 l’Islanda ha tolto lo status di ghiacciaio, una azione particolare e simbolo di questi tempi. Nei prossimi si assisterà ad altri avvenimenti del genere.