Lo spazio è enorme, potenzialmente infinito visto che è in continua espansione, e quindi non è una novità che ogni volta che ci rivolgiamo al cielo si scopre qualcosa di nuova. Pianeti, comete, stelle, interi sistemi solari e anche galassie vengono visti per la prima volta con continuità. L’interesse per questi avvenimenti non è altissimo, ma a questo giro la situazione è diversa visto che la galassia appena scoperta si trova molto vicina alla nostra, relativamente parlando.
Il merito va ad alcuni scienziati i quali mentre erano intenti ad osservare un ammasso globulare avevano notato due stelle estranee a quest’ultimo. Cercando di capirne di più sono arrivati alla conclusione che facevano parte di un sistema in quel momento sconosciuto. “È stata sicuramente una sorpresa. Sapevamo che era qualcosa di atipico” queste le parole di Luigi Bedin, anostronomo italiano a capo dello studio in merito.
Vicini non molti vicini
L’interno sistema si trova a 30 milioni di anni luce da noi e il suo aspetto indica che si tratta di una formazione molto vecchia, piccola e la cui luce è molta fioca. Fa parte dello stesso gruppo di galassie delle nostra e si trova nella costellazione del Pavo e finora era riuscita a passare inosservata per via proprio dell’ammasso globulare, noto come NFC 6752, che i ricercatori stavano studiando.
Ecco la dichiarazione di Bedin: “La temperatura e la luminosità di queste stelle hanno suggerito che erano più distanti ed erano troppo lenti e troppo lontani dalle altre galassie vicine. Se la galassia fosse stata 10 volte più lontana, sarebbe stato molto più difficile da rilevare sarebbe stato fuori dal nostro gruppo locale.”