Nonostante gli ultimi grattacapi relativi al Galaxy Note 7 e alle lavatrici, entrambi ritirate dal mercato, Samsung resta comunque un colosso della telefonia molto imitato. Anche spudoratamente. Del resto, i suoi dispositivi hanno fatto scuola. Si ricorderà come nel 2015 il Galaxy S6 Edge abbia vinto due premi quest’anno: la “medaglia d’argento” in occasione dell’IDEA 2016 e come Best Smartphone 2015 al CES 2016. In particolare, per il suo design rivoluzionario: il dual-edge, display con due bordi curvi. E ora anche il suo successore, il Galaxy S7 Edge fa proseliti tra i rivali. In particolare, Huawei e Xiaomi, che hanno presentato due telefoni ad esso molto simili. Ecco quali e perché.
Mi Note 2 e Mate 9 cloni di Galaxy S7 Edge
A trovare le imbarazzanti somiglianze tra i dispositivi è stato Sammobile. Xiaomi ha annunciato il suo nuovo Mi Note 2, mentre Huawei il nuovo Mate 9 e la versione Mate 9 Porsche Design. Entrambi gli smartphone hanno specifiche di fascia alta, ma hanno troppo in comune con il Galaxy S7 Edge di Samsung. Si parte dal nome, visto che Xiaomi pure utilizza l’accezione “Note”. Anche se poi manca la S Pen, almeno per ora. Insieme al Mate 9, poi, “ha rubato” il design dual-edge. Uno scippo che vale 14,1 miliardi di dollari. Quelli che sono costati a Samsung per ricercare quell’aspetto estetico.
Non a caso, questi due dispositivi costano meno rispetto al Galaxy S7 Edge. Proprio perché sono venuti meno, tra gli altri, i costi di ricerca e progettazione. Ma non è un caso che Samsung ha citato Huawei per ben sei violazioni di brevetti. Sebbene, comunque, il display con doppio bordo curvo ha anche una sua funzionalità software nel dispositivo Samsung. Cosa che non troviamo nei due dispositivi cinesi.
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Copiare il Galaxy S7 Edge pagherà?
Certo, se si vuole competere con una grande azienda come Samsung copiare non basta. Xiaomi e Huawei con i loro rispettivi Mi Note 2 e Mate 9 proposti a più basso costo, puntano a competere con il Galaxy S7 Edge soprattutto negli Stati Uniti. Ma inseguire a colpi di plagio il colosso coreano (e in alcuni aspetti anche Apple, si veda il color oro di Huawei) non basterà ai cinesi per superarlo. Serve inventiva, innovazioni.