Samsung Gear VR offre un valido supporto virtuale per comprendere una serie di realtà altrimenti inesplorabili tramite comuni metodi alternativi e pratici. L’esperienza è in tal caso coinvolgente ed appagante sia per quanto concerne la visione di film, concerti ed eventi sportivi sia per mettere in guardia la popolazione giovane sulle metodiche di comportamento alla guida e sui pericoli cui si va incontro in strada.
Così hanno fatto gli esponenti del Leicestershire Fire and Rescue che hanno trovato un ulteriore metodo alternativo per l’utilizzo dell’esperienza in prima persona voluta per la realtà virtuale tramite i dispositivi sudcoreani made in Samsung . Scopriamo insieme questo nuovo modo di vivere la realtà aumentata tridimensionale esaminando quanto appreso dalle pagine di TheInquirer.
Samsung Gear VR mostra i pericoli della strada ai giovani piloti
Samsung Gear VR ha trovato nuovo modo di esistere grazie all’idea del Leicestershire Fire and Rescue, il quale si è fatto carico di creare una nuova applicazione pratica per il visore che consentisse di mostrare ai giovani i pericoli della strada quando si è alla guida di un’autovettura e le conseguenze che possono scaturire da un incidente dovuto ad una cattiva conduzione dei mezzi.
I giovani piloti di Market Harborough, infatti, si sono resi partecipi di un agghiacciante video che mostra gli orrori dovuti alla diretta conseguenza di un incidente stradale e tutti i metodi utili per far sì che ciò non avvenga. Secondo le statistiche territoriali, un neopatentato su quattro rischia seriamente di subire un incidente stradale nei primi due anni di guida a causa di una cattiva gestione del pericolo e delle incombenze che possono presentarsi lungo il percorso.
Samsung Gear VR si è reso, in tal caso, indispensabile per fornire una panoramica quanto mai reale di ciò che può avvenire in caso di disattenzione e proietta i giovani conducenti all’interno di una dimensione parallela in cui si viene scagliati fuori dal proprio veicolo andando in contro a cure mediche d’urgenza.
Durante tutta l’esperienza tutti i partecipanti sono stati monitorati a livello cardiaco e si è potuto così registrare l’alto tasso ritmico che ha raggiunto il suo apice durante l’iniezione virtuale ad opera del personale paramedico che ha scatenato addirittura sensazioni di dolore fisico reali.
Uno dei partecipanti, precedentemente coinvolto in un incidente stradale reale che ha visto la morte di due suoi amici, si è detto soddisfatto del lavoro svolto, anche se si riserva il diritto di considerare l’esperienza fin troppo realistica per i suoi personali gusti e sulla base della propria personale esperienza. Un altro partecipante ha affermato di non voler mai più entrare all’interno di un’auto dopo quanto appreso dall’esperienza in realtà virtuale tramite Samsung Gear VR.
L’idea alla base di tutto, comunque sia, non era quella di dissuadere i giovani dal condurre un autoveicolo ma piuttosto di far prendere loro coscienza dei reali pericoli che la strada ci pone di fronte e mettere, dunque, in risalto i pericoli dovuti a disattenzioni che possono risultare nella maggioranza dei casi fatali per sé stessi e per gli altri utenti della strada.
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Si spera in questo caso che l’apporto fornito dalle nuove tecnologie in realtà virtuale sia da insegnamento a tutti coloro che ancora non hanno preso pienamente preso coscienza dei potenziali pericoli cui si va in contro nella conduzione scorretta di un autoveicolo. Puoi scoprire parte dell’esperienza vissuta dai ragazzi attraverso questo link.