Sparsi per il mondo ci sono moli luoghi misteriosi pieni di reperti lasciati da civiltà antiche di cui si conosce poco e nulla. Prendiamo per un attimo per esempio gli egizi, di loro si conosce molto per via degli scritti lasciati, ma la loro storia è andata avanti per migliaia di anni e quindi ci sono molti aspetti ancora non noti o comunque non compresi. Sulla Terra sono passate molte civiltà e alcune di queste hanno lasciato alcuni segni per poi scomparire senza però aver lasciato segni chiari.
Di recente nel Laos è stato scoperto un sito particolare il quale abbonda delle cosiddette Giare della morte. Quest’ultime sono sostanzialmente degli enormi barattoli, grandi anche tre metri, la cui origine è conosciuta mentre la loro funzione è solo un’ipotesi ovvero la sepoltura rituale; da qui il nome che gli archeologi gli hanno affibbiato. Come detto è solo una teoria la quale non è supportata da altri reperti certi mentre le popolazioni locali vedono questi oggetti ancora con uno sguardo carico di leggende; alcuni li definiscono come calici di giganti.
La scoperta di nuove giare
Finora si erano trovate queste strutture tra Vietnam e Laos, ma è proprio in quest’ultimo ch e di recente è stato trovato un sito particolare abbastanza remoto e pieno di tali giare. Ecco una dichiarazione di Nicholas Skopal, studente di archeologia dell’ANU: “Questo nuovo sito è stato visitato solo di tanto in tanto dai cacciatori di tigri. Ora che lo abbiamo riscoperto, speriamo di costruire un’immagine chiara di questa cultura e di come si è liberata dei suoi morti.”
Si tratta di ben 137 giare le quali in alcuni casi erano affiancate da delle copie in miniatura delle stesse più altri oggetti tipici dell’età del ferro. Purtroppo al momento tale scoperta non sembra fare luce sulla civiltà dietro tutto questo visto che nella zona non è ancora stata trovata traccia di un insediamento.