Il fumo proveniente dagli incendi delle foreste in Amazzonia può intensificare lo scioglimento dei ghiacciai, affermano i ricercatori, alimentando la preoccupazione di una crisi idrica in Sud America. Il team ha trovato prove a fondamento del fatto che neve e ghiaccio venivano sporcati dalla cenere e dal fumo, accelerandone la velocità di fusione e minacciando l’approvvigionamento d’acqua nella zona. Lo scioglimento dei ghiacciai tropicali infatti fornisce acqua a milioni di persone nelle regioni più meridionali del Sud America.
Gli scienziati hanno teorizzato lo spostamento e l’effetto delle particelle di fumo provenienti dagli incendi sui ghiacciai andini e hanno verificato le loro conclusioni rispetto alle immagini satellitari; secondo le loro previsioni, l’impatto si farà sentire in tutto il continente. Il dottor Newton de Magalhaes Neto dell’Università di Rio de Janeiro, in Brasile, ha dichiarato: “La deforestazione e gli incendi dell’Amazzonia, eventi che hanno interessato principalmente Bolivia, Perù e Brasile, non possono essere considerati un problema regionale perchè hanno implicazioni su scala continentale, aumentando il rischio di una crisi idrica in diverse comunità andine“.
Il problema degli incendi in Amazzonia sta avendo implicazioni estremamente serie non solo a livello locale, ma anche e soprattutto globale
La prima cosa che lo studio ha messo in chiaro è il fatto che le colonne di fumo degli incendi in Amazzonia potevano effettivamente raggiungere i ghiacciai nelle Ande. Lo studio, condotto dal dottor De Magalhaes Neto, ha incentrato la ricerca su due anni, 2007 e 2010, anni in cui nella foresta amazzonica si sono concentrati i più grandi roghi degli ultimi decenni. I dati atmosferici hanno mostrato che il fumo di quegli incendi, in particolare particelle di carbonio nero, veniva trasportato dal vento e depositato sui ghiacciai in alta montagna.
Sebbene i risultati siano stati significativi, i ricercatori hanno affermato di non essere stati sorpresi: lo stesso processo è stato registrato anche in altre parti del mondo. “La Groenlandia riceve grandi quantità di carbonio nero a causa dell’inquinamento da combustibili fossili dal Nord America e dall’industrializzazione“, ha affermato il dottor De Magalhaes Neto. “Il carbonio nero ha pertanto accelerato lo scioglimento dei ghiacciai nell’Artico“. Nelle Ande tropicali, le comunità di tutto il continente si affidano ai ghiacciai per il loro approvvigionamento idrico, il che significa che l’impatto interesserà un’area enorme.