I farmaci psichedelici possono essere utilizzati positivamente in svariati trattamenti di disturbi neuropsichiatrici come la depressione e il disturbo da stress post-traumatico. Tuttavia, hanno comunque degli effetti allucinogeni sconsigliati e non propriamente positivi. In merito a ciò, un gruppo di scienziati ha scoperto una droga psichedelica senza i classici effetti allucinogeni. Per fare ciò, si è avvalso di un sensore fluorescente geneticamente codificato, chiamato PsychLight, che può schermare il potenziale allucinogeno indicando quando un composto attiva il recettore della serotonina 2A.
La scoperta degli scienziati sugli effetti allucinogeni
Gli esperti ritengono che uno dei vantaggi dell’utilizzo di droghe psichedeliche rispetto a farmaci esistenti sia che sembrano promuovere la plasticità neurale, consentendo essenzialmente al cervello di ricablare se stesso. Se si dimostrasse efficace, questo approccio potrebbe portare a un farmaco che funziona in una singola dose o in un piccolo numero di dosi, piuttosto che dover essere assunto a tempo indeterminato. Ma una cosa che i ricercatori non sanno è se i pazienti sarebbero in grado di ottenere il pieno beneficio della plasticità neurale senza subire la parte del trattamento “viaggio psichedelico”.
Nel documento, i ricercatori riferiscono di aver usato PsychLight per identificare un composto chiamato AAZ-A-154, una molecola non studiata in precedenza che ha il potenziale per agire su percorsi benefici nel cervello senza effetti allucinogeni. “Uno dei problemi con le terapie psichedeliche è che richiedono una stretta guida e supervisione da parte di un team medico”, dice Olson, autore principale dello studio. “Un farmaco che non causa allucinazioni potrebbe essere preso addirittura a casa.”