Mai più pagine web a rilento. Google infatti ha recentemente presentato un nuovo progetto che mira a rendere veloci come fulmini il caricamento dei contenuti provenienti dagli editori in partnership con Google. Il progetto appena presentato va sotto il nome di AMP (Accelerated Mobile Pages).
Perché Google AMP?
Google AMP nasce fondamentalmente come metodo risolutivo di una problematica ben nota: un tangibile e diffuso lag generale scaturito, in fase di refresh dei contenuti delle pagine web, che vengono spesso e volentieri abbandonate dagli utenti stanchi della lunga attesa. Aggregatasi al filone tecnologico che vede l’introduzione di nuove funzioni volte alla miglioria dell’aspetto “caricamento accelerato” sul fronte mobile sulla falsa riga di Instant Article di Facebook, Google ha deciso di avviare Google AMP [Link a fondo pagina] in modo tale da colmare questo profondo deficit tecnico a tutela dell’editore che non perderà così preziosi lettori.
C’è da dire che già in aprile Google aveva avviato il progetto europeo DNI (Digital News Initiative) allo scopo di portare avanti un futuro digitale nei confronti dell’editoria mondiale.
Con Google AMP, BigG porta l’interazione dei contenuti ad un nuovo livello che colma il gap creatosi tra il lettore e l’editore. Basato su tecnologia AMP HTML a framework aperto consente la rigenerazione rapida di pagine web verso partner editoriali noti: Condé Nast, The New York Times, The Guardian, El Pais, La Stampa cui si aggregheranno: Twitter, Pinterest, WordPress.com, Chartbeat, Parse.ly, Adobe Analytics e LinkedIn. Per ora integrato in Google il servizio potrebbe allargare i propri orizzonti a favore di Google News. Insomma un progetto open source in grande stile Google.
Abbiamo sviluppato un nuovo approccio al caching, che consente all’editore di continuare a ospitare il proprio contenuto pur permettendone una distribuzione efficiente attraverso la cache globale ad alte prestazioni di Google. Intendiamo aprire i nostri server di cache affinché possano essere usati gratuitamente da chiunque
L’obiettivo di Google AMP è dunque quello di mediare nelle operazioni di fornitura dei contenuti attraverso dei server-cache completamente gratuiti che garantiranno prestazioni eccezionali nel caricamento delle pagine in ambiente mobile. Momentaneamente disponibile per gli sviluppatori in Developer-Preview la nuova piattaforma potrebbe essere rilasciata a partire dal 2016. Inoltre Google dichiara:
Ogni sito che utilizzerà l’AMP HTML manterrà la possibilità di scegliere il network pubblicitariocosì come formati che non penalizzino l’esperienza mobile. Anche il supporto degli abbonamenti e dei paywall è una componente strategica del progetto
Un progetto ambizioso. Google AMP potrebbe realmente rivoluzionare il modo di vivere digitale di tutti i lettori. Non resta che aspettare il 2016 per saggiarne gli sviluppi.
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