Sappiamo bene quante cose può fare Google Assistant, l’assistente virtuale sviluppato da Google. Assistant può riprodurre le nostre playlist preferite, aprire app, fare ricerche su internet, programmare eventi e sveglie e molte altre cose tra cui eseguire conversazioni con l’utente. Certo c’è chi sostiene che Siri sia più interattiva e sagace, ma anche l’Assistente Google non se la cava male.
E così c’è chi ogni tanto si diverte a fare delle prove di conversazione con Google Assistant. Per esempio avete mai provato ad augurargli un buongiornissimo o a chiedergli se conosce Star Wars o Harry Potter? Le sue risposte potrebbero lasciarvi di sasso.
A parte un elenco di piccole conversazioni divertenti da poter fare con Assistant, c’è anche chi ha provato ad insultarlo. E, perché no, magari anche in dialetto, ad esempio quello barese.
Un insulto in dialetto barese che ha ricevuto una divertente risposta da Google Assistant
Bene, c’è chi lo ha fatto e di certo non si aspettava di ricevere una risposta del genere dall’assistente virtuale. Al sentirsi infatti appellare come “trimone”, l’assistente vocale ha reagito in maniera decisamente divertente.
Trimone è un termine che può indicare una persona particolarmente stupida ma, nella sua accezione più volgare, risulta essere un insulto. È utilizzato sia come offesa, sia come normale sfottò fra amici.
Bene a questo particolare insulto, Google Assistant ha risposto citando un popolare detto e imitando l’intercalare, reso famoso da Lino Banfi, in cui per rendere il dialetto barese, sostituisce la A con la E. La voce robotica dell’Assistente ha risposto allo spiritoso utente dicendo “Spero di no! Però anche secondo me se il cloud avesse lu mer, sarebbe una piccola Beri”.
Quindi non è solo Parigi ad invidiare il mare della città pugliese, ma anche il cloud. Davvero una calzante rivisitazione moderna del detto, per un assistente virtuale.